sabato 21 febbraio 2015

quelli del pd che sussurravano ai signori dei rifiuti tra tmb, discarica e specchietti per le allodole

l'assessore Civita (vedere il giornale di Latina pag. 5 del 20.2.2015 http://pontiniaecologia.blogspot.it/2015/02/borgo-montello-e-la-discarica-non.html) afferma che il rinnovo dell'Aia ad Ecoambiente è un fatto dovuto. Sarebbe il caso di conoscere il suo parere sull'elemento (che dai documenti sembrerebbe falso) che l'allegato alla determina del 2009 (precedente AIA) afferma che l'immobile è di proprietà di Ecoambiente riportando addirittura una particella soppressa nel 2005. Particella che poi ha dato origine (nel 2005) alla 299 oggetto di sequestro da parte della Procura di Roma e del Gico della Guardia di Finanza il 29/01/2014. La stessa particella che la Curatela fallimentare della Ecomont rivendica e che la sentenza, passata in giudicato, assegna definitivamente alla stessa Curatela (vedere http://pontiniaecologia.blogspot.it/2015/02/discarica-di-borgo-montello-la-sentenza.html). Comunque l'assessore Civita afferma che "è necessario un passaggio urbanistico. Il Comune deve approvare una variante di salvaguardia. ... Impianto tmb, si possono trovare anche altre soluzioni". A questo punto sarebbe interessante sapere: a fonte delle varianti (delibera n. 169 del 28.12.2012 degli alberelli - 81 del 23.12.2013 sollecitata da Landi durante il cui consiglio comunale De Amicis più volte telefonava a Landi rassicurandolo per costruire il Tmb specchietto per le allodole "a Brù ricordate de mì cognato che è senza lavoro) definite appunto "di salvaguardia" della aree contermini la discarica, cosa ne pensa la Regione Lazio? le ha approvate? devono essere modificate (come sembra dalle parole di Civita)? e se sì come? in seguito alla conferenza dei servizi del 12 gennaio 2015 (quella della bonifica che si è svolta nel comune di Latina con le aziende Indeco ed Ecoambiente) si è affrontato (da parte della regione Lazio) il tema delle varianti e l'assessore (all'ambiente del comune di Latina) ha rassicurato il funzionario della regione sulle stesse varianti. Altre domande: è stato comunicato l'esito dell'incontro del 12.1.2015 al settore urbanistica del comune di Latina? in caso positivo quali sono i tempi e i modi previsti per arrivare alla variante delle due varianti? I cittadini hanno chiesto notizie sul ristoro giudicato urgente e necessario da parte del sindaco Di Giorgi e da alcuni esponenti del comune di Latina della stessa giunta di Giorgi, sulla parte di variante che riguarda lo stesso ristoro ferma al giugno 2013 e di cui nel luglio 2014 i cittadini hanno protocollato una proposta precisa. La risposta del comune di Latina (vedere http://pontiniaecologia.blogspot.it/2015/02/osservazioni-alle-norme-di-salvaguardia.html) farebbe sembrare che l'efficacia delle 2 varianti sarebbe sospesa in parte in seguito all'Ordinanza del Tar  Lazio n. 231/2014. In tale nota si afferma anche per chiarire gli effetti giuridici della richiamata Ordinanza Tar, il servizio scrivente ha richiesto al Servizio Avvocatura di esprimere un parere di competenza. Considerato che l'ordinanza è del settembre 2014 (5 mesi fa) appare strano che l'Avvocatura dopo 5 mesi ancora non si esprime.    Oggi uno degli intercettati, De Amicis pd, in favore del progetto definito "specchietto per le allodole" nei verbali e nel decreto di arresti del processo "Cerronopoli", nell'intervista su Il giornale di Latina torna sull'argomento tmb - specchietto per le allodole: "che il progetto dell'impianto (tmb di ecoambiente) poteva essere valido lo abbiamo detto anche del pd." e sul rinnovo dell'Aia "questo era un rinnovo e non autorizzazione ex novo", sarebbe stato interessante chiedere: se l'autorizzazione precedente era viziata da errori andava rinnovata? Ma se  alcuni consiglieri comunali del pd (Mattioli e De Amicis) sono stati intercettati con atteggiamenti servili e deferenti nei confronti di Bruno Landi (all'epoca ad di Ecoambiente) anche lo stesso Civita nelle varie intercettazioni sembra si sia impegnato in favore dei padroni dei rifiuti. Il passato lo conosciamo (anche se purtroppo ogni tanto spuntano notizie di inchieste e intercettazioni che delineano aspetti oltre al limite della legalità, oltre al servilismo di alcuni amministratori che più verso il bene comune sembrano orientati verso i signori dei rifiuti), il presente anche, ma il futuro quale sarà? Hanno preso finalmente coscienza del danno perpetrato con il disastro ambientale a Borgo Montello? Se non parte la raccolta differenziata seria, spinta, porta a porta è evidente che non avremo mai un risparmio per i cittadini, la tutela ambientale, la difesa dall'inquinamento e continuereme con falde inquinate e malattie conseguenti. La differenziata al 65% e oltre la raggiungono ovunque, basta copiare. Do Patriciello dalla terra dei fuochi si chiede se amministratori e dirigenti che hanno consentito lo scempio fossero ignavi o complici. (Nell'informativa che i carabinieri del Noe inoltrarono ai giudici di Velletri, infatti, spuntano alcune intercettazioni tra il solito Cerroni e l'attuale assessore ai Rifiuti Michele Civita (che però non risulta essere mai stato indagato). Telefonate del 2010 che "L'Espresso" ha letto e che secondo i militari comprovano «l'influenza e la illimitata persuasione di cui è capace l'avvocato Cerroni». Civita, al tempo assessore provinciale all'Ambiente, viene definito «il diretto referente di tutte le vicissitudini e problematiche prospettate da Cerroni», in quel momento assai preoccupato dal fatto che i carabinieri, durante un controllo, avevano scoperto che un importante impianto (quello di Roccacencia) lavorava con un'autorizzazione scaduta da dieci anni, «nonché privo dei requisiti tecnici previsti dalla normativa di settore».tratto da http://espresso.repubblica.it/palazzo/2013/06/25/news/zingaretti-ma-chi-sono-questi-1.55995)  e anche (Michele Civita. L’attuale Assessore ai Rifiuti, delegato all’Ambiente in Provincia al tempo dei fatti, è finito sotto l’occhio del ciclone della Procura della Repubblica di Velletri. L’informativa che  nel 2011 il Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri trasmise ai pm - che indagavano sul “padrone dei rifiuti romani” Mario Cerroni - contiene delle inedite conversazioni telefoniche tra l’imprenditore, conosciuto come “l’avvocato”, e Civita. A far scattare i sospetti del Neo un’autorizzazione scaduta per l’impianto di trattamento di rifiuti Roccacencia. Così, iniziano ad intensificarsi le telefonate tra l’imprenditore e l’esponente del Partito Democratico. 
“Perché non vedi di fare qualche provvedimento tampone in attesa della conferenza dei servizi?”, chiede preoccupato Cerroni a Civita. E ancora: “Se crolla questo poi, altro che Napoli. Va bene?”. “Va bene”, risponde l’attuale Assessore regionale ai Rifiuti. “Faccio subito – sottolinea Civita – la faccio chiamare da Vaselli”. Secondo il Noe, Civita “in un primo momento sembra tenere testa alle pretese dell’avvocato, ma alla fine soccombe dietro la paura di creare un problema igienico sanitario”. Dopo qualche giorno l’ex Assessore provinciale all’Ambiente richiama Cerroni. “Avvocato non serve che mandi niente”, spiega Civita. “In settimana ti diamo l’autorizzazione definitiva… non convochiamo – aggiunge ancora l’Assessore – la conferenza dei servizi.. ci assumiamo noi la responsabilità.. siccome è un rinnovo dell’autorizzazione”.
Poi, però, un investigatore rivela a Civita – è Cerroni che li fa interloquire con il suo telefono – che il Noe sta visionando l’atto autorizzato, definendolo “una nuova autorizzazione sotto le mentite spoglie di un rinnovo”. Quindi, l’Assessore preoccupato telefona all’imprenditore: “Avvocato.. il Noe.. sono entrati pesantemente.. la cosa migliore è convocare la conferenza dei servizi”. E Cerroni se la ride: “Ahahha.. come sempre cagati sotto”. Civita controreplica: “No non ci caghiamo sotto, il 19 maggio è convocata”. All’imprenditore non va giù e tuona: “Questi domani sequestrano l’impianto.. adesso io ho sbagliato a passartelo stamattina no?”. “E sì! Perché quello ha fatto l’ira di dio”, taglia corto Civita.
Nel frattempo, il Lazio è ancora in preda all’emergenza rifiuti. Per la discarica di Malagrotta, di cui Cerroni è proprietario, si pensa ad un’ulteriore proroga. E Zingaretti che fa? Resta in silenzio anche questa volta?
A tal proposito, il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Francesco Storace, e il capogruppo alla Pisana de La Destra, Fabrizio Santori, hanno presentato un’interrogazione urgente al presidente Zingaretti: “Siamo in una delle fasi più delicate nella definizione delle politiche dei rifiuti nel Lazio e quanto riportato sui dialoghi intercorsi tra l’Assessore Civita e l’Avvocato Manlio Cerroni, registrati nel corso delle intercettazioni del Noe dei Carabinieri, è a dir poco sconcertante e butta più di un’ombra di dubbio sulla trasparenza dell'operato dell’assessore regionale ai rifiuti”. E ancora: “Per questo, al fine di rasserenare il clima di confronto tra la Regione e gli altri interlocutori coinvolti, invitiamo Civita a rassegnare immediatamente le proprie dimissioni. Dimissioni che riteniamo oltre che necessarie anche doverose, così come appare indispensabile che il Presidente Zingaretti venga a riferire in aula su questa vicenda dai risvolti assai poco chiari”.http://www.ilgiornaleditalia.org/news/da-roma--dal-lazio/847377/Altri-guai-per-la-giunta-Zingaretti.html

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