1. La trama è un cliché
Sembra quasi una sceneggiatura di James Bond in cui un nemico malvagio decide di scavare una gigantesca miniera di carbone e di far esplodere una delle più grandi bombe climatiche a livello planetario proprio su una delle sette meraviglie del mondo e... uccidere Nemo. E tutto questo ovviamente per far fare soldi a una società molto "losca" dal punto di vista ambientale. Quando il carbone sarà bruciato il mondo piomberà nel caos climatico e i cattivi avranno vinto.
2. E' proprio unica!
Squali, coralli, tartarughe, banchi di pesci tropicali ... la Grande Barriera Corallina è una delle sette meraviglie naturali del mondo e la più grande attrazione naturale della terra. Si estende per più di 2300 km lungo la costa australiana. Con 348.000 chilometri quadrati, il Parco Marino della Grande Barriera Corallina è la più grande riserva marina tropicale. Si tratta di un mondo ricco e interconnesso in cui tantissime specie si relazionano per sopravvivere. Molte creature, fra cui ben sei delle sette specie di tartarughe marine nel mondo, chiamano questa area protetta "casa".
3. I piani che la minacciano sono davvero pericolosi
Un terribile piano prevede di scavare carbone dalla costa australiana, in una zona chiamata Galilee Basin, e poi di trasportarlo direttamente attraverso la Barriera Corallina. Per fare questo, dovranno essere realizzate massive infrastrutture, tra cui la costruzione di un porto più grande tramite il dragaggio della Barriera. Più miniere di carbone significano più navicarboniere in transito sulla barriera corallina e quindi potenzialmente molti più incidenti.
4. La scala del progetto è enorme
Se lasciamo che il progetto Adani vada avanti, dal 2018 in poi potrebbero essere scavate e spedite fino a 60 milioni di tonnellate di carbone. Oltre al possibile danno diretto sulla barriera, se bruciata per l'energia elettrica, questa quantità di carbone produrrebbe 128.400.000 di tonnellate di CO2, che rappresentano più del 70% delle emissioni totali di gas a effetto serra del settore elettrico in Australia (179,4 Mt CO2-equivalente) responsabili del cambiamento climatico.
5. I cambiamenti climatici
La Grande Barriera Corallina si trova già faccia a faccia con il cambiamento climatico. L'aumento delle temperature oceaniche e l'acidificazione degli oceani stanno sbiancando i coralli e uccidendo la Barriera. Proprio come un canarino nella miniera, la barriera corallina ci sta già mostrando i rischi e gli impatti del cambiamento climatico. Bisogna intervenire subito: il carbone deve restare al suo posto e dobbiamo abbandonare i combustibili fossili per fare spazio alle energie rinnovabili. L'idea di scavare una miniera di carbone in una zona che è già così minacciata dal cambiamento climatico aggiunge la beffa al danno.
6. Le banche devono abbandonare gli investimenti sbagliati
Senza finanziamenti, il progetto non andrà avanti. Pertanto le banche e le istituzioni finanziarie possono essere parte del problema o parte della soluzione. Alcune banche si sono già impegnate a non investire in progetti che danneggerebbero le barriere coralline, cosa aspettano i quattro principali istituti bancari australiani? Nessuno di loro si è già impegnato per la protezione della Grande Barriera Corallina. Greenpeace ha deciso di intervenire per convincerli a prendere posizione. Abbiamo bisogno del tuo aiuto!
7. Il momento giusto è ora
Il 13 e il 14 febbraio di quest'anno, le persone di tutto il mondo controlleranno le proprie banche per vedere se stanno investendo in fonti fossili. Se la loro banca lo sta facendo, chiuderanno con lei. Sarà la campagna di disinvestimento più veloce nella storia. Le università e le istituzioni religiose hanno già scelto di disinvestire. In Australia è stato aperto un fondo pensione "fossil free" e un altro sarà aperto nel Regno Unito quest'anno.
Con il "divestment-day", il giorno del "disinvestimento" possiamo dare un taglio ai combustibili fossili e salvare la Grande Barriera!