domenica 1 febbraio 2015

Energia pulita, i dubbi sulle nuove batterie, rischio o beneficio? Terna sta costruendo in provincia di Avellino un impianto di accumulo di energia elettrica

dFrancesco Celardo http://www.corriere.it/inchieste/reportime/ambiente/energia-pulita-dubbi-nuove-batterie-rischio-o-beneficio/ccaac53c-a4bf-11e4-9025-a3f9ec48a2fa.shtml

La chiamano energia pulita. Ma la centrale per accumulo di energia elettrica che Terna ha deciso di costruire in provincia di Avellino potrebbe trasformarsi in un boomerang. L’impianto di accumulo è progettato per immagazzinare energia elettrica prodotta in eccesso dalle pale eoliche, attraverso delle batterie che contengono Sodio e Zolfo liquido e che lavorano ad una temperatura di 300 gradi.
Queste batterie, costruite dalla NGK in Giappone, - secondo Edoardo de Nicolais presidente di Acu Campania ed esperto chimico ambientale,- sono ad alto rischio d’incendio poiché il Sodio e lo Zolfo possono venire a contatto, generando nubi tossiche di anidride solforosa e perossido di sodio. Ad avvalorare questa tesi, in realtà, ci sono state alcune esplosioni avvenute in Giappone - l’ultima nel 2011, nella città di Tzukuba, dove la NGK è stata costretta a ritirare le batterie dalmercato.
Alessandro Fiocco, amministratore delegato di Terna Plus, getta acqua sul fuoco delle polemiche, ritenendo che dopo gli incidenti giapponesi le batterie sono state modificate e migliorate dalla NGK. E quindi, il pericolo di un incendio non potrebbe sussistere perché il prodotto è oggi molto evoluto.
Nonostante Terna sostenga che l’impianto di accumulo non sia pericoloso, il progetto presentato non ha però convinto la comunità locale, spaventata dai rischi per la salute, e il sindaco di Flumeri, Angelo Antonio Lanza, ha incaricato un tecnico di parte, il prof. Dino Musmarra, professore associato di Impianti Chimici presso la Facoltà di Ingegneria della Seconda Università di Napoli, di valutare il progetto.
Il docente, oltre ad evidenziare il rischio di incidenti provocati delle batterie al sodio/zolfo, ha anche sottolineato che Terna sta costruendo la centrale non assoggettandosi all’art. 8 della direttiva Seveso, che prevede la stesura di un rapporto sui rischi ambientali e sulla sicurezza, ovvero un documento molto tecnico nel quale devono essere evidenziati i pericoli, gli incidenti rilevanti, e dove devono essere individuate le misure necessarie per prevenirli. Ma Terna, come sostiene Musmarra, ritiene di non essere soggetta a questo vincolo: “Se io non faccio il rapporto di sicurezza, evito di dover prendere il considerazione questi elementi” dice il professore.
Mentre la vicenda è arrivata al Parlamento con l’interrogazione parlamentare firmata da Luigi Di Maio e Carlo Sibilia, del Movimento Cinque Stelle, Fiocco ribatte precisando che i loro piani di sicurezza sono andati ben oltre le richieste. Eppure è proprio sulla questione della mancata tutela della sicurezza che il comune di Flumeri ha denunciato (ex art. 700) alla magistratura di Benevento l’azienda; un esposto alla stessa procura è stato presentato anche dallo stesso presidente di Acu Campania, Edoardo de Nicolais. Ora la parola è passata al Tribunale di Benevento che dovrà decidere, dopo che il C.T.U. nominato dalla Procura si sarà espresso sulla sicurezza della centrale, se assecondare la richiesta di blocco dei lavori o se Terna dovrà assoggettare l’impianto all’art. 8 della direttiva Seveso.
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