domenica 22 febbraio 2015

discarica di Borgo Montello sospeso da 2 anni il monitoraggio dell'ArpaLazio

Tra la dura realtà dell'inquinamento delle falde, le emissioni odorigene moleste (volgarmente puzze) che non consentono nemmeno di affacciarsi alla finestra, cambiare aria, stendere i panni, stare nell'orto e nel giardino, c'è quella negata, inventata, raggirata dei tanti amministratori e politici che spesso parlano a sproposito della discarica di Borgo Montello e di cose che o non conoscono o vogliono mistificare.
Per esempio, in tanti giustificano il rinnovo dell'AIA con l'avvenuta bonifica (contestata a suon di carte bollate dalla provincia di Latina anche il 12 gennaio nell'apposita conferenza dei servizi presso il comune) e il presunto monitoraggio che invece è stato sospeso nel 2013 dall'ArpaLazio.
Aspetto che ovviamente viene taciuto nelle dichiarazioni e nelle cronache.
Così come questi campioni del ponziopilatismo (vedere http://pontiniaecologia.blogspot.it/2015/02/rinnovo-dellaia-per-la-discarica-con.html) fingono di dimenticare o di non sapere che lo stesso presunto monitoraggio (che pure ha evidenziato una situazione di inquinamento grave), secondo il CTU Dottor Munari non è stato effettuato in modo completo e secondo le norme di buona tecnica.
Sempre nella conferenza del 12 gennaio gli uffici competenti avevano anche espresso dei dubbi sul reale beneficio di tale bonifica, così come che l'obbligo della bonifica era anche a carico della società Indeco, mentre le presunte attività di bonifica erano iniziate (anche se in modo non conforme per la Provincia) dalla sola Ecoambiente.
Quindi se agli amministratori e politici (o presunti tali) più o meno sensibili o servili ai signori della discarica, piace giocare con le parole, scaricando le responsabilità e le contiguità con il "così fanno tutti", "con Landi ci parlvano tutti", "siamo tutti dei cognati" si dovrebbero probabilmente rendere conto, una volta nella vita, che stanno giocando con la vita e la salute delle persone.
C'è sempre qualcuno che difende i violenti, più o meno legati ad eventi "sportivi", in pochi a difendere la dignità e la salute di donne, bambini e anziani inermi.

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