domenica 22 febbraio 2015

Celle fotovoltaiche 'low cost' da gusci di gamberetti Molecole potrebbero rimpiazzare rutenio, metallo raro e costoso

Celle fotovoltaiche ''low cost'' potrebbero essere prodotte anche grazie ai gusci dei gamberetti. Lo affermano ricercatori della Queen Mary University di Londra secondo i quali alcuni materiali che si trovano nei gusci di questi crostacei possono rimpiazzare elementi molto più costosi attualmente utilizzati nella realizzazione di celle solari.

Gli scienziati hanno scoperto che la chitina e il suo derivato chitosano - i principali componenti dell'esoscheletro di insetti e crostacei - possono essere utilizzati per realizzare i punti quantici, nanostrutture che tra i possibili impieghi annoverano anche la produzione a basso costo di celle fotovoltaiche. Le molecole di chitina e chitosano, che si ritrovano appunto nei gusci di gamberetti, sono molto abbondanti in natura e potrebbero sostituire il rutenio, metallo che si trova nei minerali del platino ed è al contrario molto raro e costoso.

Le prime applicazioni in questo ambito hanno prodotto risultati di scarsa efficienza, tuttavia gli studiosi sono ottimisti sulla possibilità di migliorare la resa del materiale ottenuto in modo da poterlo utilizzare, spiegano in una nota, ovunque ci siano cellule solari, anche per caricare dispositivi mobili come smartphone e tablet.

''Tali materiali sostenibili - aggiunge la professoressa Magdalena Titirici - possono essere sia hi-tech sia low cost. Ad esempio abbiamo già usato biomassa, in particolare alghe, per realizzare alcuni tipi di supercondensatori usati in dispositivi elettronici e defibrillatori''.(ANSA).
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