lunedì 5 gennaio 2015

secondo il CTU dottor Munari la bonifica non è stata effettuata in maniera corretta, Ecoambiente ha completato la prima tranche nella discarica di Borgo Montello

A novembre Ecoambiente ha ultimato la prima tranche. Indeco si rifiuta di par t e c i p a re
Bonifica «non credibile»
Due anni di correzioni in conferenza dei servizi, mai nessun dato dall’Arpa
CONSEGUENZE
LA NUOVA IMPIANTISTICA
BLOCCATA A CAUSA
DI CARENZE NEI PROGETTI
DI TUTELA DELLE FALDE,
CONTAMINATE DAL 2005
IL «LODO» SUI COSTI
TRA I GESTORI
IL COMUNE
UNA DELIBERA
IMPONE
FASCE VERDI
PER OGNI
INTERVENTO
SUGLI INVASI
LA REGIONE
LA PISANA
DEVE
AUTORIZZARE
LE STRUTTURE
PER IL
TRATTAMENTO 

Il braccio di ferro sul nuovo
impianto di trattamento meccanico
biologico dura da un anno
e mezzo e coinvolge oltre ad
Ecoambiente anche la Regione Lazio
e il Comune di Latina. Ma, in
realtà, esso sottende un’altra battaglia,
quella per la (vera) bonifica
della discarica di Borgo Montello e
questa battaglia dura dal 2008. In
quell’anno l’Arpa Lazio e una conferenza
di servizi ad hoc impongono
finalmente a quelli che già erano
i due gestori della discarica
(Ecoambiente e Indeco) un «adeguato
intervento di bonifica delle
aree», attestato che c’è stata contaminazione
delle falde dai vecchi
siti coltivati e chiusi alla bene e
meglio. Contro il provvedimento
della conferenza di servizi furono
presentati ricorsi al Tribunale amministrativo,
respinti. Intanto
Ecoambiente ha accettato di effettuare
lavori all’interno del sito, perché
in prospettiva c’era la conclusione
dell’iter per realizzare l’im -
pianto tmb. Indeco invece si è
sempre rifiutata di partecipare alla
bonifica asserendo che i danni erano
stati provocati da invasi che non
erano di sua competenza. Ma i guai
più seri arrivano quando inizia, ormai
due anni fa l’iter della conferenza
di servizi per il tmb di
Ecoambiente perché la Provincia
chiede che sia proprio modificato il
sistema di isolamento del percolato,
mentre il Comune lega i nuovi
interventi a Montello alla creazione
di fasce di verde; inoltre nel corso
dei lavori emergono dubbi sull’iter
della bonifica medesima e sulla
efficacia delle modalità scelte. Ma
intanto Ecoambiente pone un’altra
condizione: il completamento della
bonifica deve essere legato alle autorizzazioni
per il nuovo impianto.
In realtà la bonifica dell’area è
necessaria per i danni già prodotti,
almeno così recita il primissimo
verbale (del 2009) della conferenza
di servizi. In più a settembre una
perizia indipendente del consulente
del Tribunale nel processo per l’in -
quinamento delle falde mette totalmente
in dubbio ciò che è stato
realizzato finora per isolare le falde
e il perito dice anche che esistono
problemi all’esterno dell’area che
tutti hanno già valutato come isolata.
Tutto questo accade mentre la
Regione sta per approvare le Aia
per l’impianto Tmb di Ecoambiente
e che, improvvisamente vengono
bloccate. Probabilmente la Regione
ferma tutto per timore di responsabilità
penali poiché nelle more è
già scatatta la verifica per l’altra
autorizzazione concessa in tutta
fretta (il 9 settembre) al primo concorrente
di Ecoambiente, ossia Indeco
srl, a sua volta al centro di una
doppia inchiesta per frode e truffa.
IL QUOTIDIANO - Lunedì 5 Gennaio 2015

Latina 3

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