sabato 17 gennaio 2015

Latina le inchieste sull'urbanistica L’imbroglio di via Quarto Annullata la concessione rilasciata per via Quarto e ordinanza di sospensione lavori

Il Comune si accorge di aver ricevuto gratis un’area che era già sua
Premio di volumetrie per un lotto espropriato e poi «riciclato»
DI ALESSANDRO PANIGUTTI
Carte false per ottenere una
concessione disperata, e il
Comune ci casca come un
pivello, complici due o tre rogiti
notarili anche quelli viziati da una
meravigliosa imprecisione.
Il caso dei lavori di realizzazione
di un condominio in uno spicchio
di verde pubblico in via
Quarto scala un altro gradino verso
il pianerottolo dello scandalo,
peraltro già oggetto di un’inchie -
sta giudiziaria. In Piazza del Popolo
si sono accorti che l’impresa
Costruzioni Generali ha spacciato
come suo un lotto di terreno
che invece è di proprietà del Comune
di Latina, e che la stessa
impresa, con atto notarile, ha ceduto
gratuitamente al Comune
quel pezzo di terreno per riceverne
in cambio la possibilità di
realizzare altrove le volumetrie di
pertinenza dell’area ceduta.
Alla vigilia del rilascio del permesso
a costruire, che porta la
data del 20 ottobre 2014, gli uffici
comunali dell’Urbanistica avevano
anche provveduto a certificare
la destinazione d’uso di ciascuno
dei tre lotti che la Costruzioni
Generali si apprestava a cedere
gratuitamente al Comune per accedere
alla perequazione, come
previsto dalla variante al Ppe del
quartiere R-3.
Ma nessuno si è mai accorto,
fino all’altro ieri, che la particella
133 del Foglio 171 del Comune di
Latina è stata espropriata nel
1981, pagata ai proprietari con
241.200 lire, e regolarmente trascritta
come bene di proprietà del
Comune di Latina. E gli atti di
que ll’esproprio sono regolarmente
custoditi presso gli uffici
comunali, come testimonia il fatto
che ieri mattina quei documenti
erano a disposizione dei consiglieri
nella seduta della Commissione
Trasparenza.
Stando a quanto si legge nel
provvedimento di annullamento
in autotutela della concessione,
firmato l’altro ieri dall’architetto
Monti (lo stesso che aveva rilasciato
il permesso a costruire), la
circostanza del lotto «invendibile
» sarebbe emersa nel corso di
un approfondimento istruttorio
propedeutico alla resistenza in
giudizio contro il ricorso al Tar
presentato dai residenti di via
Quarto che chiedono la sospensiva
della concessione edilizia rilasciata
alla Costruzioni Generali.
Sarebbe interessante capire come
mai quelle carte non sono mai
venute fuori durante l’istruttoria
per il rilascio del permesso a
costruire, e soprattutto perché
non se ne trovi traccia nelle relazioni
e negli elaborati che hanno
accompagnato il lavoro dei quattro
tecnici incaricati di redigere la
variante al Ppe del quartiere
Prampolini. Senza aggiungere la
straordinaria svista che ha tratto
in errore due notai: il primo ha
trasferito dalla Effebì alla Costruzioni
Generali un lotto di terreno
che invece è di proprietà del Comune
di Latina; il secondo ha
trasferito dalla Costruzioni Generali
al Comune di Latina un bene
che era già del Comune di Latina.
Non è Paperissima, e nemmeno
un film di Totò, purtroppo è l’am -
ministrazione comunale di Latina.
E se questo è il tenore degli
atti che accompagnano il capillare
lavoro di revisione urbanistica
del territorio portato avanti a colpi
di varianti slegate una dall’al -
tra, allora è il caso di ritenere che
gli esposti, le denunce e i procedimenti
in corso non siano il
frutto di azioni pretestuose ma
piuttosto l’effetto di una gestione
amministrativa scellerata.
Dopo l’annullamento della concessione
è arrivata anche l’ordi -
nanza di sospensione immediata
dei lavori nel cantiere di via Quarto.
Quello che manca per chiudere
il cerchio è adesso la sospensione
di qualche ufficio, e perché
no, del sistema che orbita intorno
a Piazza del Popolo.
VENTURA MONTI
IL DIRIGENTE
DEL SETTORE
EDILIZIA PRIVATA
ANNULLA
LA CONCESSIONE
RILASCIATA
A RICCARDO

IL QUOTIDIANO - Sabato 17 Gennaio 2015

Latina 3

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