Aveva
ragione da vendere
il
sindaco Di Giorgi
quando
aveva manifestato
l’intenzione
di andarsene perché
circondato
da una consorteria
famelica.
Se l’universo amministrativo
che
il primo
cittadino
ha al proprio servizio è
quello
responsabile di gaffes come
quella
di via Quarto, la sua è
una
posizione di precarietà congenita.
La
domanda che va perciò fatta
a
Di Giorgi adesso è perché mai
si
sia risolto a rimanere.
Il
teorema della svista non può
reggere
di fronte al caso di un
terreno
comunale che finisce arbitrariamente
nelle
mani di un
privato
costruttore e che dopo
due
o tre passaggi negli studi di
tre
notai diversi viene addirittura
«ceduto
gratuitamente» al legittimo
proprietario
in cambio di un
premio
di volumetrie.
Se
non fossero intervenute le
proteste
dei residenti di via Quarto,
gli
articoli dei giornali, i ricorsi
al
Tar e l’inchiesta giudiziaria
in
corso, nessuno sarebbe saltato
fuori
a rivendicare la proprietà
del
lotto di via Quarto, perché
quel
terreno è del Comune. Dunque
di
tutti, direbbe qualcuno, ma
in
quel «di tutti» si è inserita
un’impresa
di costruzioni.
Nessuna
svista, questa ha l’aria
di
essere una truffa in piena regola
consumata
con il concorso di
qualche
spezzone di pubblica
amministrazione,
perché altrimenti
non
sarebbe mai potuta
andare
a buon fine.
E
se così stanno le cose, chi
garantisce
adesso che le altre
concessioni
edilizie rilasciate
siano
tutte ineccepibili? Chi garantisce
che
le varianti appena
adottate
siano state costruite nel
segno
del pubblico interesse piuttosto
che
dell’interesse privato di
questo
o quel costruttore?
E
se volessimo uscire dal seminato
dell’Urbanistica,
il panorama
resterebbe
lo stesso: servizi,
appalti,
somme urgenze, spacchettamenti,
tribune.
E
dulcis in fundo, premi di produttività
a
gò gò per la dirigenza
capace
di tanto.
IL
20 OTTOBRE 2014
VIENE
RILASCIATA
LA
CONCESSIONE
PER
REALIZZARE
UN
CONDOMINIO
DI
CINQUE PIANI IN VIA QUARTO
DUE
GIORNI DOPO
VENGONO
ABBATTUTI DUE
EUCALIPTUS
E RECINTATA
L’AREA
DEL CANTIERE.
IMMEDIATA
LA PROTESTA
DEI
CITTADINI RESIDENTI
IL
PROGETTO LA PROTESTA
IL
QUOTIDIANO - Sabato 17 Gennaio 2015
2
Latina
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