giovedì 29 gennaio 2015

Irresistibile biogas, un’altra centrale Il progetto della Selecta sempre a Santa Maria Tre anni fa è entrato in funzione l’impianto Agripower

IL DOSSIER I VERDI PERPLESSI: L’AUTORIZZAZIONE PRECEDENTE LEGATA ALL’APPROVVIGIONAMENTO DI ACQUA CALDA PER LE SERRE DI SELECTA
Tra Borgo Bainsizza e Borgo Santa Maria, nella sperduta ma ancora tradizionale campagna pontina, qualcosa sta mutando profondamente con l’obiettivo dichiarato di modernizzare l’agricoltura ma, in realtà, scatenando timori circa un impatto ambientale di cui non si riesce ad avere contezza solo sulla base dei documenti disponibili. In quel piccolo circondario ad alta vocazione agricola tre anni fa è nata la prima centrale a biogas della provincia ad altissima tecnologia e a qualità garantita anche dalla società Agripower plus (partecipata allora da Escolazio e Legambiente). La produzione di quella centrale doveva servire anche ad alimentare di acqua calda (tramite l’e n e rg i a autoprodotta) le serre adiacenti della società Selecta. Ma succede che adesso proprio la società Selecta ha presentato un progeto per un’altra centrale a biogas. Dunque nello spazio di pochi chilometri quadrati si troveranno ad operare due strutture identiche ed entrambe inserite, per la tipologia di attività svolta, nell’elenco di quelle che potenzialmente possono sviluppare «incidenti rilevanti». In un minidossier dedicato a questa storia il presidente dei Verdi, Giorgio Libralato, si chiede quali sono «oggi le condizioni della centrale modello della società Agripower plus sulle cui cui emissioni e scarichi Arpalazio ha accertato la mancanza di conformità nonché quali sono state le conseguenti iniziative degli organi di controllo oltre alle diffide», ma anche «qual è l’impatto ambientale che si viene a sommare vista la vicinanza delle centrali a biogas». L’amministrazione provinciale di Latina, visti tutti gli atti e la documentazione presentata da Selecta ha autorizzato l’at - traversamento del canale di bonifica per i collegamenti ma non è chiaro dalle stesse autorizzazioni quali precauzioni specifiche siano state richieste visto che entrambe le attività sono soggette, appunto, a «rischio di incidente rilevante». Va necessariamente ricordato che la produzione di energia nella centrale Agripower è cominciata dopo la prima autorizzazione, quella del 2011 mentre il parere favorevole ambientale per l’a t t r ave r s amento del canale limitrofo all’insediamento di Agripower e Selecta è arrivato solo nel 2014, tre anni più tardi. E i motivi per i quali non è stato richiesto o concesso in precedenza non vengono neppure accennati negli atti disponibili. Eppure già l’impianto di biogas costruito da Agripower era così grande da richiedere tutte le precauzioni necessarie comprese quelle per approvvigionare di acqua calda le vicine serre di Selecta. Infatti l’im - pianto di Borgo Santa Maria era considerato al momento del varo il più grande tra quelli autorizzati dalla Regione Lazio poiché, come riportato dalla scheda ufficiale «la società Agri Power Plus coltiva circa 140 ettari di terreni su due lotti in prossimità dell’i mp ia nt o» che è entrato in funzione a novembre 2011 e produce annualmente 6.700.000 KWh (al netto del fabbisogno dei fermentatori) termici che vengono utilizzati per il riscaldamento delle serre della Selecta Italia azienda del Gruppo Selecta World oltre a circa 7.800.000 KWh elettrici che vengono invece venduti al Gestore della rete elettrica nazionale. Visti i numeri si pensava che un impianto fosse sì necessario per risparmiare e produrre energia ma fosse altresì sufficienti agli scopi prefissati. Invece ora arriva la seconda domanda e il parere sull’attra - versamento del canale.IL QUOTIDIANO - Giovedì 29 Gennaio 2015 4 Latina

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