sabato 24 gennaio 2015

Ecco perchè chi inquina non paga, il dossier dei Verdi

Marco Travaglio nella puntata di Servizio Pubblico andata un onda il 22 gennaio spiega che “C’è un dossier dei Verdi, nel quale si raccontano i disastri che ha fatto il decreto ambiente 91/2014 dell’attuale ministro Galletti. Che è la stessa identica concezione del falso in bilancio e delle frodi fiscali”.
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Eccolo, il dossier dei Verdi curato da Angelo Bonelli, in cui  si sono presi in esame gli ultimi dieci anni di maxi-inquinamenti provati e si è calcolato che tra il 2004 e il 2013 le aziende italiane non hanno pagato danni per 220 miliardi di euro.  Ilva di Taranto, Caffaro di Brescia, Eternit di Casale Monferrato, il petrolchimico di Agusta in Sicilia, l’ex Stoppani di Cogoleto sulla costa ovestgenovese sono fabbriche in funzione e fabbriche dismesse che hanno inquinato – e lo ha certificato una procura o un’istituzione di Stato – e non hanno mai versato un euro per risarcire i danni al territorio e ai suoi abitanti.
Ci sono 7.300 chilometri quadrati da bonificare nel paese, che sono pur sempre il 2,4 per cento della sua superficie. Trecento comuni interessati per sette milioni di persone coinvolte. I siti inquinati di interesse regionale sono oltre 33 mila, trentanove quelli di interesse nazionale.
Angelo Bonelli spiega: “Chi ha inquinato e attentato alla salute dei cittadini in Italia non ha mai pagato. Le conseguenze economiche di questo danno ambientale sono state elevate negli indotti dell’agricoltura, della pesca, nel turismo e nelcommercio. Elevate e poco studiate”.
Per questo i Verdi chiedono l’introduzione del sequestro dei patrimoni per chi ha inquinato, “bisogna seguire la procedura utilizzata per i sequestri per mafia”.

Travaglio lo ha detto senza giri di parole: "Ecco il dossier dei Verdi, che racconta i disastri che ha fatto il ministro Galletti"
Leggi il dossier → http://bit.ly/DossierVerdi

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