venerdì 2 gennaio 2015

A Brù dopo che hai sistemato tutti i cognati ricordate degli 11 lavoratori

Se per la questione rifiuti il 2014 è stato un anno importante, il 2015 potrebbe diventare, finalmente, quello del riscatto, della normalità, del rispetto della salute dei cittadini, dell'ambiente, del territorio e dell'agricoltura.
4 grandi inchieste nell'anno hanno interessato i 4 maggiori gruppi italiani del settore dei rifiuti e ogni volta società, persone e aziende che hanno interessi, operano nella discarica di Borgo Montello, cioè la dove tutto sembra sia cominciato anche secondo alcune ricostruzioni storiche legate alla malavita e alle confessioni.
Inchieste che sembra possano portare nuove clamorose verità alcune immaginate e annunciate altre meno che solo in parte spiegano il degrado politico e amministrativo, oltre che ambientale e territoriale.
Poi ce ne sono altre già in corso come il processo per inquinamento delle falde o le sanzioni perfino della comunità europea.
La pubblicazione delle intercettazioni e le reazioni penose degli interessati, hanno evidenziato l'asservimento di una classe politica e dirigente al volere di chi gestisce il potere dei rifiuti e quindi ha il potere di vita o morte per inquinamento.
Periodicamente si agita la minaccia e il ricatto dei posti di lavoro per far approvare progetti che, nelle indagini, vengono definiti specchietto per le allodole, comunque incompatibili con il territorio e quindi inutili e devastanti.
Ormai sappiamo che chi dovrebbe garantire la tutela della salute pubblica è invece a disposizione solo dei soliti noti “"a sua disposizione avvocato" http://pontiniaecologia.blogspot.it/2014/12/lasessore-alla-regione-lazio-michele.html.
Se il presidente Zingaretti dichiarava ai cittadini di Borgo Montello, la scorsa estate, che lui non poteva fare nulla contro il rinnovo delle AIA o non conosce i documenti, gli atti e i progetti o, forse, è mal consigliato, almeno questo dimostrano le indagini.
A chi contrappone al rispetto della salute, dell'ambiente, dell'interesse pubblico 11 posti di lavoro, ricordiamo che se nel comune di Latina fosse stata attuata la raccolta differenziata avremmo avuto circa 500 posti di lavoro in più, oltre all'indotto del recupero e riciclo e qualche migliaio in provincia di Latina.
Senza contare il consistente risparmio per le casse comunali e quindi per le famiglie e i contribuenti.
I cittadini lo chiedono da anni o in favore dei posti di lavoro, della salute, dell'ambiente, dell'agricoltura di qualità o contro tra Tmb, discariche e inceneritori.
Alcuni cittadini, famiglie sono state licenziate dalla vita, dalla qualità della vita, dai diritti civili e sociali e aspettano da oltre 20 anni un pò di giustizia e di essere tenuti in giusta considerazione. Loro non hanno ricevuto nè la difesa, nè la solidarietà di sindacati o di Confindustria, nè dei partiti e da oltre 9 mesi chiedono inutilimente di essere ricevuti dal Sindaco.
Nemmeno il Vescovo ha trovato il tempo di rispondere.
Giorgio Libralato
tanto per ricordare:

discarica di Borgo Montello le note di trascrizione della conservatoria sui sequestri dentro la discarica di Borgo Montello http://pontiniaecologia.blogspot.it/2014/08/discarica-di-borgo-montello-le-note-di.html


atti sequestri Capitolina e dichiarazioni a verbale che in seguito ai sequestri nessuna notifica è arrivata alla società Ecoambiente


discarica di Borgo Montello le planimetrie delle aree sequestrate nell'ambito dell'inchiesta De Pierro alla società Capitolina

discarica di Borgo Montello le planimetrie delle aree sequestrate nell'ambito dell'inchiesta De Pierro alla società Capitolina


 il alto la planimetria con indicati i vari invasi.
Al centro la planimetria catastale.
In basso la restituzione dell'immagine della carta tecnica regionale dell'area interessata http://pontiniaecologia.blogspot.it/2014/08/discarica-di-borgo-montello-le.html
e anche:
Riferimento: protocollo n. 155116 del 12 marzo 2014 Regione Lazio Direzione Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti – Area ciclo integrato dei rifiuti
Incontro tecnico del giorno 18/03/2014
Istruttoria degli atti di rinnovo dell’istanza della società Ecoambiente srl presentata ai sensi dell’art. 29-octies del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. con nota del 05/10/2011 prot. n. 335 acquisita al protocollo regionale n. 180107 del 12-10-2011, di rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale emessa con Decreto Commissariale n. 35 del 06/04/2007 e s.m.i. relativo al complesso impiantistico per il trattamento, recupero e valorizzazione dei rifiuti non pericolosi e impianto di discarica per rifiuti non pericolosi sito in via Monfalcone n. 23/b località Borgo Montello, comune di Latina

 il protocollo n. 155116 del 12 marzo 2014 che riporta, tra l’altro:
Pag. 3 del protocollo 155116/2014, primo capoverso, al terzo rigo si legge:
“Dopo la conferenza del 10/10/2013, con nota prot. n. 131096 del 14/10/2013, acquisita al protocollo regionale con numero 36417 del 18/10/2013, l’Area Ambiente e Territorio, Servizio Urbanistica del comune di Latina, aveva chiarito la propria posizione riportata nel parere di cui alla nota prot. n. 129233 del 09/10/2013, acquisita nella predetta conferenza del 10/10/2013, richiamando i contenuti della stessa e dichiarando l’incompatibilità dell’impianto TMB approvato con la sopraggiunta norma cui lo stesso deve adeguarsi ai fini di fattibilità”.

Pag. 3 del protocollo 155116/2014, quinto capoverso, si legge:
La Regione Lazio, successivamente, a seguito dei recenti accadimenti giudiziari e delle notizie apparse a mezzo stampa, con nota prot. 54456 del 29/01/2014, ha richiesto ad Ecoambiente srl se i sequestri dei terreni “De Pirro” (De Pierro ndr) di cui si era venuti a conoscenza trovavano effettivo riscontro e se tale accadimento comportava problematiche nella gestione della discarica.

Pag. 3 del protocollo 155116/2014, sesto capoverso, al terzo rigo si legge:
La società Ecoambiente srl con nota prot. n. 18 del 30/01/2014 acquisita al prot. 66411 del 04/02/2014 ha comunicato che nella giornata 29/02/2014 non è avvenuto alcun sequestro dei terreni nella disponibilità Ecoambiente srl e che i suddetti terreni sono di proprietà della curatela del fallimento Ecomont… terreni per i quali viene corrisposto regolare canone di locazione. Inoltre ha comunicato che il curatore fallimentare contattato a riguardo, ha confermato di non aver ricevuto nessuna notifica di sequestro.

Pag. 3 del protocollo 155116/2014, settimo e ultimo capoverso, al terzo rigo si legge:
In merito alla disponibilità dei terreni della società Ecoambiente srl si rappresenta che il tema era stato oggetto di discussione nella conferenza dei servizi del 03/10/2013 nel cui verbale si legge “in merito ai chiarimenti richiesti sull’effettiva disponibilità per l’intera durata del rinnovo dell’esercizio e delle attività di post gestione, delle aree attualmente in gestione operativa e post operativa, Ecoambiente s.r.l. consegna un parere legale a firma dell’Avv. Luigi Marino, che viene acquisito agli atti e di cui viene data lettura.
Alla luce degli esiti illustrati nel parere su menzionato la società Ecoambiente srl dichiara la propria volontà di acquisire l’area una volta concluse le procedure attivate dalla Curatela del fallimento Ecomont srl ed in ogni caso
(Prosegue a pag 4 del protocollo 155116/2014)
di essere disponibile a sostenere i costi di un eventuale esproprio del terreno per pubblica utilità, così come peraltro stabilito anche dalla stessa legge regionale n. 27/1998”

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