giovedì 4 dicembre 2014

Ozono 'grande assente' in studi su cambiamenti climatici Ricercatori, rivedere modelli previsione riscaldamento globale

Molti dei modelli realizzati al computer per prevedere il riscaldamento globale potrebbero non tener conto di un fattore importante: la risposta dell'ozono ai cambiamenti climatici. Ed invece, visto che questo gas serra gioca un ruolo fondamentale nell'andamento della febbre del Pianeta dovrebbe essere incluso nei modelli per renderli più accurati possibili. A dirlo è uno studio pubblicato su Nature Climate Change.

Questo gas serra, si afferma nello studio condotto dall'Università di Cambridge, è sensibile ad esempio all'aumento delle temperature. I ricercatori hanno studiato l'ozono mettendo a confronto i suoi livelli nel periodo pre industriale con la sua evoluzione in risposta a quantità quadruplicate di C02 nell'atmosfera. Il risultato è stato una riduzione del riscaldamento della superficie globale di circa il 20%, pari a un grado centigrado, quando messo a confronto con la maggior parte degli altri modelli dopo 75 anni. Secondo gli studiosi, questa differenza è dovuta a cambiamenti dell'ozono nella stratosfera più bassa a livello dei tropici, che sono legati principalmente dalle variazioni nella circolazione atmosferica, causata a sua volta dal cambiamento climatico.

La ricerca ha sottolineato il ruolo chiave che l'ozono gioca nei cambiamenti climatici, evidenziando le implicazioni di questa scoperta nei modelli per la previsione del riscaldamento globale: oggi, infatti, questi non includono i cambiamenti di questo gas serra, o lo fanno in modo molto semplificato. "La ricerca - ha dichiarato l'autore principale della ricerca, Peer Nowack - ha dimostrato che la risposta dell'ozono gioca un ruolo fondamentale nel riscaldamento globale". Per questo, sottolinea il ricercatore, "dovrebbe essere incluso nei modelli in modo da renderli il più accurati possibili".
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