giovedì 4 dicembre 2014

Clima: indigeni Amazzonia reclamano accesso a Fondo Verde A Conferenza Onu di Lima

I rappresentanti delle popolazioni indigene che partecipano nella 20/a Conferenza Onu sul clima che si svolge a Lima, e in primis le donne, hanno chiesto di poter partecipare in prima persona alla preservazione delle risorse naturale e alla protezione dell'ambiente, attraverso i finanziamenti del cosiddetto Fondo Verde.

Alberto Pizango, responsabile dell'Associazione Interetnica per lo Sviluppo della Giungla Peruviana (Aidesep), ha detto che le comunità locali vorrebbero partecipare nel programma Amazzonia Indigena Viva per l'Umanità per "poter sviluppare progetti che migliorino la qualità di vita degli indigeni, portino verso l'attribuzione territoriale a loro favore e promuovano una gestione holistica delle risorse naturali".

Il Fondo Verde per il Clima (Gcf) è un meccanismo finanziario che fa parte della Convenzione Quadro dell'Onu sul Cambiamento Climatico, nel quale le nazioni industrializzate hanno già versato circa 9,3 miliardi di dollari. Il programma Amazzonia Indigena Viva per l'Umanità richiede un investimento di 210 milioni di dollari, per affidare 210 milioni di ettari dell'Amazzonia alle comunità indigene.

Daisy Zapata, vicepresidente dell'Aidesep, ha sottolineato l'importanza del ruolo delle donne in queste comunità. "Le donne non devono essere considerate solo vittime del cambiamento climatico, perché possiedono un sapere tradizionale in materia di ambiente che può risultare molto utile", ha indicato Zapata.
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