giovedì 23 ottobre 2014

RETROSCENA VENTI ETTARI ATTORNO ALL’INVASO Sui terreni di Coppola, non solo 6 arresti nella discarica di Borgo Montello Indeco

Sembra impossibile
che la Regione Lazio
non sapesse cosa era
Indeco, il suo passato recente
e remoto. Forse, allora,
torna utile ricordare
qualche dettaglio su questa
società. Il patriarca
della famiglia proprietaria
di Indeco, Giuseppe
Grossi, probabilmente
aveva immaginato un
ampliamento della discarica.
E lo ha fatto in tempi
non sospetti. Nel 2008, infatti
ha acquistato il diritto
di superfice di venti
ettari di terreno agricolo
attorno alla discarica e
confinante con l’area ottenuta
in gestione. La cedente
diritto era una società
di Michele Coppola,
ritenuto affiliato al clan
dei casalesi che a sua volta
aveva preso il terreno
negli anni 80 pur essendo
consapevole del sicuro
depauperamento economico
legato alla vicina discarica.
Coppola è stato
nel tempo l’unico «agricoltore
» a non lamentarsi
della discarica e comunque
non gli è andata male
perché ha venduto ai
Grossi. Dopo la morte del
capostipite Giuseppe, la
holding è passata nelle
mani del figlio Andrea,
che è tra gli arrestati della
scorsa settimana. A gennaio
scorso nell’ambito di
un’inchiesta della Procura
di Milano emersero responsabilità
per la bonifica
del sito di Pioltello ma
forse pure questa notizia
è sfuggita all’Area Ambiente
della Regione. Altrimenti
qualche dubbio

sarebbe sorto. il quotidiano di Latina 21 ottobre 2014

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