sabato 4 ottobre 2014

C’è un falso nelle autorizzazioni della discarica di Borgo Montello La Regione Lazio di Zingaretti (pd sel e legambiente in maggioranza) non ha imposto la bonifica preventiva. Il Comune annuncia un esposto

Ieri la contestazione nel verbale finale sul monitoraggio effettuato all’interno dei due invasi

DETTAGLI
IL MATERIALE
ABBANCATO
IN MODO
IRREGOLARE
CAUSA I CATTIVI
ODORI
«C’E’ DIFFORMITÀ TRA QUANTO
STABILITO NELLE CONFERENZE
DI SERVIZI E GLI ATTI DELL’AIA
CONCESSA ALLA SOCIETÀ INDECO»
DI GRAZIELLA DI MAMBRO
Blitz a sorpresa ieri
mattina presso i due
invasi di Borgo Montello
che raccolgono il materiale
di risulta del trattamento
Tmb e da un anno emanano
odori nauseabondi
contestati con decine di
esposti dai cittadini della
zona. Ma ciò che è emerso
va oltre le polemiche ed è
forse anche più grave perché
attiene un «falso» nel recente
rinnovo dell’aut orizzazione
Aia alla Indeco srl e
che diventerà oggetto di un
esposto alla Procura da parte
di Comune e Provincia di
Latina. Si va allo scontro
istituzionale. Senza risolvere
alla base il problema cardine
dell’inquinamento delle
falde e della bonifica che,
in base alla conferenza di
servizi, doveva essere la
condizione essenziale e propedeutica
a qualsiasi nuova
bonifica. In particolare dal
verbale redatto dopo l’ispe -
zione presso Indeco emerge
che «alla luce del mancato
rispetto della realizzazione
del progetto di bonifica, in
particolare il capping di S0»
è «in contraddizione rispetto
a quanto espresso in sede
di conferenza di servizi».
Inoltre sempre nel verbale
di ieri la Provincia di Latina
ha fatto rilevare che nel rinnovo
dell’Aia ad Indeco
«non vi è un immediato
riscontro ai pareri espressi
in conferenza» sempre in
relazione alla bonifica. Per
quanto concerne, nello specifico
i cattivi odori, i maggiori
problemi sono stati riscontrati
nell’invaso di
competenza di Ecoambiente
e sembrerebbero legati sia al
sistema usato in loco che
denota delle irregolarità, sia
alla tipologia di materiale
conferito da impianti di
Trattamento romani cui la
Regione ha annunciato fornirà
ulteriori direttive per le
migliorie. Nell’invaso di Indeco
invece sono stati «riscontrati
ristagni di percolato
all’interno del bacino in
aree funzionali al rilancio
presso i siti di pertinenza».
In sintesi la Regione Lazio
rischia in questo momento
di essere denunciata da Comune
e Provincia per aver
rinnovato le autorizzazioni
senza chiedere ai gestori il
rispetto delle condizioni circa
l’esecuzione della bonifica
in un’area così fragile e
compromessa. Dunque si va
oltre il ricorso al Tar per
l’annullamento degli atti
amministrativi. E’ presso -
ché certo che dopo le autotrizzazioni
Aia ci sarà un
«sì» all’ampliamento funzionale
degli invasi, una
procedura che non richiede
un ulteriore passaggio in
conferenza, ossia il confronto
con altri soggetti (Arpa,
Asl, Provincia, Comuni).
Ancora ieri i tecnici della
Regione Lazio intervenuti
sul posto hanno sostenuto
che «è condizione indispensabile
che venga proseguita
l’attività di bonifica da parte
di Ecoambiente con l’im -
missione di reagenti anche
nei piezometri ricadenti
nell’ambito di competenza
Indeco». Quest’ultima fino
ad oggi non ha consentito
l’accesso ai suoi pozzi (per
avviare la bonifica)= e ieri
ha sostenuto che tale atteggiamento
era motivato dal
fatto che l’accesso si stava
facendo senza la presenza di
rappresentanti degli enti
pubblici. La Regione ha ribadito
che «l’attività deve
essere ripresa indipendentemente
dalla presenza degli
enti». Come si può notare
gli ostacoli a questa bonifica
imposta e tanto attesa sono
molteplici e quasi si è dovuti
arrivare alla imposizione
della immissione dei reagenti.
Eppure tutto questo
non basta perché mentre gli
interventi di tutela vengono
procrastinati dai due gestori,
la Regione ha già varato le
autorizzazioni che, come è
stato confermato ieri, risultano
essere propedeutiche
agli ampliamenti (seppure
funzionali) degli invasi. Ciò
significa che si andrà ad
abbancare materiale residuale
del tmb sui vecchi siti,
con il sicuro risultato dei
cattivi odori, e con probabili
conseguenze sulle falde.
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IL QUOTIDIANO - Martedì 23 Settembre 2014
Latina 5


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