lunedì 27 ottobre 2014

biogas e discarica Velletri non vuole i rifiuti Incassato il supporto dell’amministrazione comunale.

Ma sul biogas permangono le divergenze
Fronte unico di Aspal e associazioni venatorie sul «no» alla discarica di Lazzaria
SUCCESSO
PER L’ASSEMBLEA
TENUTASI
ALLA «VELI DANCE»
GIAMMATTEO:
«OCCORRE TUTELARE
L’AGRICOLTURA
E LE FALDE ACQUIFERE»
DI FRANCESCO MARZOLI
Basta rifiuti. è questo il concetto
chiave emerso dall’assem -
blea civica organizzata
dall’Aspal e dalle associazioni venatorie
di Velletri nella sala da ballo
«Veli Dance» di via dei Fienili. Un
appuntamento a cui hanno partecipato
tantissime persone e da cui sono
emerse due certezze: la piena comunanza
di intenti - tra associazioni e
Comune - per dire «no» alla discarica
di servizio al polo impiantistico integrato
per il trattamento, il recupero e
la valorizzazione dei rifiuti non pericolosi
e la distanza che continua a
permanere - tra gli stessi «soggetti» -
in merito all’impianto di compostaggio
e produzione di biogas che realizzerà,
nei pressi della vecchia discarica
di Lazzaria, la Volsca Ambiente e
Servizi. «Quando abbiamo saputo
dell’esistenza di una società privata
che aveva fatto richiesta per realizzare
una discarica - ha affermato Giammatteo
- ci siamo subito attivati in
Regione, nella commissione ambiente,
dove l’Aspal è stata invitata insieme
al sindaco di Velletri per un’audi -
zione in merito alla richiesta di realizzazione
di una discarica in località
Lazzaria. Siamo rimasti contenti della
discussione - ha aggiunto - visto
che ci siamo trovati tutti d’accordo
nel dire ‘no’ a questa discarica, ma il
documento scritto che la commissione
ambiente aveva preso impegno ad
emanare entro novanta giorni dalla
data di presentazione della richiesta
da parte della società proponente,
dove si dice in maniera chiara che la
discarica non verrà autorizzata, non è
ancora arrivato». Secondo Giammatteo,
infatti, con la nascita di impianti
di trattamento rifiuti si perderebbero i
marchi di qualità dei prodotti agricoli
locali e si rischierebbe la contaminazione
delle falde che portano acqua
ad Aprilia, Anzio e Nettuno. «Le
distanze tra l’assemblea e l’ammini -
strazione - ha proseguito Giammatteo,
raccontando dei risvolti dell’ap -
puntamento - sono nate quando si è
parlato del biogas e soprattutto quando
ho spiegato le ragioni del ‘no’ alla
realizzazione di questo progetto presentato
dalla Volsca, che produrrebbe
biogas e altri materiali inquinanti nelle
immediate vicinanze della vecchia
discarica chiusa nel 1999, che deve
essere ancora bonificata». Per questo,
Giammatteo ha richiesto un tavolo di
concertazione volto a ripensare il progetto
della Volsca prendendo in considerazione
l’ipotesi di un impianto di
compostaggio aerobico. Ovviamente,
non è stato il solo Giammatteo a
intervenire in assemblea. Anche Carlo
Quaglia e di Riccardo Cascapera,
in rappresentanza del settore venatorio,
hanno voluto seguire il solco
tracciato dall’Aspal, puntando forte
sull’indizione del tavolo di confronto
col Comune in merito al biogas. «Le
autorità presenti, pur difendendo il
progetto della Volsca e tra le polemiche
dell’assemblea - ha concluso
Giammatteo - hanno preso l’ impe -
gno per un confronto più ampio e
costruttivo con tutte le associazioni
presenti sul territorio al fine di trovare
una soluzione immediata».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
IL QUOTIDIANO - Sabato 25 Ottobre 2014

Velletri 17

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