venerdì 19 settembre 2014

E arriva un altro ampliamento Via libera della Regione all’Aia per Indeco e a seguire per Ecoambiente, grazie a Zingaretti e all'amministrazione con pd, sel e legambiente


IL DOCUMENTO
La perizia
più temuta
che parla
di omissioni
La più temuta, la
più chiara, la
prima perizia
«grave» sulle responsabilità
e il livello di
inquinamento delle
falde acquifere; è quella
di Tommaso Munari,
il perito incaricato
dal Tribunale di Latina
nell’ambito del processo
per l’i n qu in amento
a Borgo Montello.
La consegna
della consulenza è prevista
per la prossima
settimana e integra il
CONSEGNA
PREVISTA
TRA UNA
SETTIMANA
documento preliminare
che già a giugno
scorso aveva evidenziato
una serie di anomalie
nella gestione
della discarica ma ancor
più nei controlli sia
sul modo con cui si è
proceduto negli abbancamenti
sia sulle
successive verifiche di
regolarità. Per ricostruire
la storia della
discarica è stato necessario
un lavoro preliminare
lungo e complesso
poiché in alcuni
casi manca del tutto la
documentazione indispensabile
a stabilire
cosa è accaduto ai primi
invasi e a quelli autorizzati
in seguito. Ecco
perché la consulenza
finale di Munari va
assumento un valore
cardine che può andare
al di là del singolo
procedimento giudiziario.
IL QUOTIDIANO - Giovedì 18 Settembre 2014
Latina 7
La fase preliminare per nuovi invasi, tutto il contrario di quanto annunciato finora
E arriva un altro ampliamento
Via libera della Regione all’Aia per Indeco e a seguire per Ecoambiente
TEMPI
PROVVEDIMENTO
DEL 9 SETTEMBRE
SCORSO,
SI PARTE
CON IL «SOVRALZO»
DEL SITO ATTUALE

DI GRAZIELLA DI MAMBRO
Il Settore Ambiente della
Regione Lazio ha autorizzato
i primi ampliamenti
degli invasi della discarica
con determina del 9
settembre scorso e in vigore
dalla prossima settimana. Il
via libera riguarda la Indeco
per il cosiddetto «sovralzo»
dell’attuale invaso e che
consentirà di accogliere il
materiale del pretrattamento
rifiuti almeno fino a gennaio
2015; entro le prossime
settimane è previsto
l’esame e l’ulteriore via libera
al nuovo invaso, quello
cioè che dovrebbe evitare
l’emergenza vera e propria.
Stessa procedura per la
Ecoambiente. Anche se la
determina regionale fa passare
questo ampliamento
della discarica per il rinnovo
dell’Autorizzazione di
impatto ambientale scadute
da due anni e mezzo. Come
è evidente l’ultima determina
della Pisana va esattamente
nella direzione opposta
a quanto annunciato anche
di recente, ossia la
progressiva chiusura della
discarica di Borgo Montello
che si estende ormai su cinquanta
ettari di terreno. Al
momento vengono conferiti
nelle due discariche materiali
residuali del pretrattamento
dei rifiuti sia della
provincia di Latina che (in
parte) di quella di Roma. I
residenti della zona continuano
a lamentare che dal
materiale conferito promanano
miasmi e cattivi odori.

L’Arpa per due volte ha
attestato che le modalità di
abbancamento dei rifiuti sono
tra le cause dei cattivi
odori ma finora nessun ente,
neppure la Regione e l’Ar -
pa, hanno intimato provvedimenti
in grado di ridurre
l’entità del problema. Ed è
in questa situazione che si
innesta il sì al rinnovo

dell’Aia, il quale include la
possibilità di nuovi abbancamenti
e aumenti delle volumetrie.
La Regione Lazio
nelle determine non fa alcun
cenno alla provenienza
del materiale di trattamento
conferito a Montello, che
pure è stato argomento di
discussione degli ultimi
mesi. L’assenza di autorizzazione
sull’impatto ambientale
ha reso il conferimento
a Montello formalmente
«smaltimento
illegale» anche se si tratta di
un’ipotesi mai contestata.
D’altro canto un blocco dei
conferimenti avrebbe messo
fuori uso l’unica discarica
della zona in grado di
accogliere il materiale degli
impianti di Tmb in provincia
di Latina. A questo
provvedimento si arriva dopo
un’istruttoria lunga ma
tutto sommato semplice e
dall’esito prevedibile, poiché
vietare l’accesso agli
invasi o arrivare alla loro
saturazione avrebbe portato
a sicura emergenza. E così è
prevalsa la ragione, non il
sentimento che poteva guardare
agli interessi e ai diritti
dei cittadini residenti in zona.
Due mesi fa proprio la
Indeco aveva sollevato il
problema dell’esaurimento
degli invasi paventando la
possibilità di problemi specifici
qualora non fosse arrivata
la nuova Aia, propedeutica
agli ampliamenti, i
quali andranno ad aggiungersi
agli abbancamenti esistenti
sui quali l’Arpa ha
invitato ad effettuare ulteriori
indagini circa lo stato
dell’inquinamento delle falde.
CHI E’
IL PRESIDENTE
DELLA REGIONE,
NICOLA ZINGARETTI
luoghi

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