giovedì 28 agosto 2014

Figueres, impatto del clima sulla salute cresce esponenzialmente Necessario uno sforzo internazionale comune e coordinato

Con il mondo che diventa sempre più caldo e densamente popolato e con l'aumentare della domanda di cibo, acqua ed energia, l'impatto di questi fattori sulla salute mondiale crescerà e si diffonderà esponenzialmente, superando presto la possibilità di risposta delle Sanità statali e degli organismi ed enti per emergenze e ricostruzioni.

E' quanto ha detto Christiana Figueres, segretaria esecutiva della Convenzione quadro per i cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, l'Unfccc, alla conferenza su Clima e Salute organizzata dall'Oms a Ginevra.

"Plaudo all'Oms per il riconoscimento al critico legame tra salute pubblica e cambiamenti climatici", ha aggiunto Figueres, sottolineando che per provare questo legame non servono grandi ricerche scientifiche perché è sotto gli occhi di tutti.

"Guardando all'immensa sfida rappresentata dai cambiamenti climatici - ha rilevato - è facile pensare ad una malattia. Ma in realtà si tratta di un sintomo. La malattia è qualcosa che raramente riconosciamo: la malsana dipendenza dell'umanità da combustibili fossili, deforestazione, spreco del suolo e abuso delle risorse naturali".

Il segretario esecutivo dell'Unfccc ha ricordato che "l'utilizzo di carburanti fossili per soddisfare la crescente domanda di energia sta facendo aumentare le malattie respiratorie, i tumori dovuti all'inquinamento". A causa dei cambiamenti nell'andamento delle piogge e delle temperature sta aumentando la scarsità delle acque pulite e dei cibi sani,con un conseguente aumento delle malattie collegate, ha aggiunto, sottolineando che "i cambiamenti climatici comportano implicazioni per la salute che vanno oltre i confini nazionali e richiedono quindi uno sforzo internazionale coordinato".

Per Figueres, però, ci sono anche buone notizie: a livello internazionale, sotto la guida dell'Unfccc, i governi "stanno facendo progressi" verso il nuovo accordo sul clima da portare al summit di Parigi 2015: "un accordo universale, applicabile a tutti i Paesi". Figueres ha invitato i responsabili dei dicasteri della sanità presenti a Ginevra a dare supporto ai loro colleghi ministri dell'Ambiente quando l'anno prossimo i governi dovranno esaminare e ratificare la bozza dell'accordo.

"Se sarà forte abbastanza - ha concluso -, sarà in grado di prevenire il peggio e tracciare una mappa verso un mondo on aria e acqua pulite, abbondanti risorse naturali e una popolazione in salute".
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