giovedì 26 giugno 2014

Strage api per uso massiccio pesticidi E' allarme dopo ricerca, tra 'vittime' anche uccelli e pesci

La costante moria di api registrata in tutto il Mondo è dovuta ad un uso massiccio e letale di pesticidi in agricoltura. E' quanto emerge da una ricerca fatta da una task force internazionale alla quale ha partecipato anche l'Università di Padova con Vincenzo Girolami dell'unità di Entomologia e Andrea Tapparo dell'unità Chimica.

Un'indagine che ha evidenziato come i pesticidi vanno a colpire in modo subdolo, perché le morti sono meno visibili, anche altri organismi come quelli di uccelli, pesci e vertebrati.

"Gli studi ci hanno portato a concludere - spiega Tapparo - che nei confronti di questi insetticidi, sempre più largamente impiegati in agricoltura in tutto il mondo, è necessario approcciarsi con un doppio livello di attenzione". Da una parte "l'attuale attività agricola disperde nell'ambiente grandi quantità di questi insetticidi - spiega - che, essendo sistemici, solubili in acqua e mobili nell'ambiente, estendono la contaminazione ben oltre l'area coltivata o la coltura trattata" tanto che "concentrazioni tossicologicamente rilevanti sono spesso riscontrate nei suoli, nelle acque sotterranee e superficiali e nella vegetazione, anche quella non direttamente trattata con l'insetticida". Dall'altra per Tapparo "api, bombi e molti altri, che svolgono un importante funzione sia per l'agricoltura e sia per il mantenimento della qualità ambientale possono essere direttamente esposti a quantità massicce di insetticida che possono determinare la morte della colonia. Il caso più eclatante riguarda le api bottinatrici che possono venir direttamente contaminate in volo dalle polveri emesse dalle seminatrici pneumatiche durante la semina delle sementi conciate". Infatti rileva Tapparo "la pellicola di insetticida che ricopre il seme si erode nel corso delle operazioni di semina producendo un particolato letale per le api bottinatrici che si trovassero a volare nei pressi della seminatrice".
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