domenica 1 giugno 2014

Diserbanti lungo le strade: dannosi e autorizzati: il caso dell'Anas, gliphosate, l'Appia, i crolli del terreno, Pontinia e provincia di Latina

Lo scorso anno c’è stato il crollo della sede stradale e della relativa scarpata all’incrocio della statale n. 7 Appia all’incrocio con la Migliara 47 (a confine tra i comuni di Pontinia e Sezze) con il conseguente cedimento dell’impianto semaforico. Il cedimento del terreno è sicuramente stato favorito dall’uso del diserbante che ogni anno viene irrorato lungo la strada statale Appia da mezzi meccanici riportanti la scritta Anas.L’ultima irrorazione dell’Anas (o comunque di personale recante tale scritta) sulla strada statale Appia
Nella scheda tecnica del prodotto a base di gliphosate, si rileva che è pericoloso per l’ambiente, nocivo per ingestione, riscio di gravi lesioni oculari: tossicità per gli organismi acquatici, sulla trota, daphnia, alghe
Secondo Massimo Formica Isde associazioni Medici per l’ambiente: oltre ad eventuali ulteriori effetti collaterali, il prodotto è tossico per la fauna e l’ambiente locale. Afferma che il prodotto viene assorbito penetra in una falda di superficie o profonda ce lo ritroveremo nella catena alimentare
Secondo l’Anas i prodotti utilizzati devono essere certificati e non essere nocivi, l’intervista telefonica a Roberto Mastrangelo vice direttore esercizio Anas
“i prodotti devono essere registrati al ministero della sanità e non devono essere nocivi. Ovviamente non devono portare nell’etichetta indicazioni o frasi che lascino capire che c’è un rischio per la fauna, nelle zone in cui viene utilizzato. Quindi stiamo parlando di utilizzo al margine di un fosso di raccolta delle acque, ovviamente sicuramente non ci sono a mezzo metro non c’è una fonte di acqua, non c’è una sorgente, un canale di irrigazione, perché sarebbe vietato l’utilizzo se ci fossero queste condizioni. Ovviamente poi un uso distorto del prodotto può causare effettivamente dei problemi e le giuste lamentele. Ripeto per quanto ci riguarda siamo ben consapevoli dell’entità del problema e anche dell’impatto sugli utenti, ma anche su coloro che abitano nelle aree limitrofe alle nostre strade, quindi ripeto l’attenzione è massima sul problema” Essendo dannosi la maggior parte dei diserbanti il comune di Spoleto ha emesso una direttiva con cui vieta l’utilizzo di diserbante per la gestione del verde del verde comunale. I cittadini devono tenere i bordi delle strade puliti senza usare i diserbanti.
Alcune considerazioni:
- perchè la provincia di Latina, nonostante la diffida ha sparso il diserbante lungo le strade in pieno giorno, senza avvisare, passando sui corsi d'acqua utilizzati per irrigare, spruzzandolo verso orti e giardini (ci potevano anche essere bambini, anziani e donne incinte)? il personale della provincia indossava delle mascherine di protezione delle vie respiratorie a conferma che non si trattava di acqua fresca (vedere immaginihttp://pontiniaecologia.blogspot.it/2014/05/la-provincia-di-latina-getta-diserbante.html)
- se l'Anas che certe pratiche scorrette e pericolose non vanno effettuate perchè continuare, nonostante le denunce a spargerlo lungo l'Appia e di conseguenza lungo le sponde del fiume Linea utilizzato per irrigare e per pescare?
al secondo 22 del servizio della redazione di Report una delle immagini da me scattate 

Nel diserbante spruzzato lungo le nostre strade per essiccare l'erba c'è una sostanza che secondo l'ultimo rapporto sulle acque superficiali è tra le più inquinanti. Studi dimostrano che l'esposizione nel tempo provoca danni alla salute e l'allarme delle associazioni ambientaliste riporta l'attenzione sull'uso indiscriminato di questi prodotti.

di Antonella Cignaral 

Con l’inizio della primavera, in diverse regioni d’Italia, è possibile notare lungo i bordi delle strade urbane ed extra-urbane fasce di vegetazione di colore giallo rossastro in totale contrasto con il resto della vegetazione verde. Questo vuol dire che le società incaricate di garantire una corretta visibilità e viabilità stradale, invece di applicare il tradizionale sfalcio dell’erba, hanno spruzzato del diserbante.
Il principio attivo presente nella maggior parte dei diserbanti in commercio è il gliphosate; una sostanza che, nonostante rientri nella gamma di prodotti fitosanitari autorizzati sia a livello nazionale che europeo, secondo autorevoli studi scientifici, condotti per esempio dal Mit di Cambridge, dalla Université de Caen e dalla University of Washington, può provocare a lungo termine effetti dannosi anche sugli esseri umani. «È proprio l’esposizione cronica – ci spiega l’oncologa Patrizia Gentilini - a creare maggiori rischi di tossicità per la salute, e quello che emerge è una maggiore incidenza di tumori del sangue, alterazioni al sistema endocrino, disfunzioni ormonali e danni sui meccanismi di neurotrasmissione cerebrale».

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