giovedì 5 giugno 2014

Basilicata, rinnovabili e petrolio: lascia o raddoppia?

di  | 4 giugno 2014 Oggi 4 Giugno 2014 il Presidente della regione Basilicata Marcello Pittella ha incontrato il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi presso la sede della Regione a Potenza. I due si erano già incontrati a Roma il 21 Maggio scorso quando discussero – inter alia – del raddoppio delle estrazioni di petrolio e di gas dalla già martoriata Lucania
Di cosa avranno parlato Pittella e la Guidi oggi? Non è ben chiaro, ma probabilmente si tornerà a discutere del raddoppio. In concomitanza al loro incontro, i cittadini di Basilicata manifestanocontro tutti questi giochi di potere e queste decisioni che si prendono in stanza dorate e  lontano dalla pelle e dai polmoni di chi vicino al petrolio deve viverci, come se i residenti come un fastidio, gente da zittire e a cui dare contentini.
Per molto tempo petrolieri e politici fossilizzati hanno potuto fare un po’ come meglio hanno creduto in Basilicata. Ricordo sempre la prima volta che ci andai, nel 2008, e mi rendo conto di quanto le cose siano cambiate oggi. C’è una maggiore informazione e con essa una maggiore presa di posizione e di attivismo. E’ evidente a tutti ormai che le promesse antiche di lavoro, benessere, e economia fiorente da petrolio non funzionano più.
Invece la litania che emerge da 15 anni di trivelle in Basilicata è la stessa di tutte le petrol-società del mondo: tumori e malattie in continuo aumento,sterili dibattiti politici e sociali e una democrazia malata.
L’acqua potabile della gente viene sacrificata per il petrolio dell’Eni e di Total, l’aria pulita delle colline lucane viene sacrificata alla puzza di uova marce delle raffinerie, e i campi vengono devastati per trivelle, oleodotti, raffinerie, riversamenti e discariche più o meno illegali.
Il lucano medio non ha guadagnato niente in questi 15 anni, e tutti i suoi indicatori di qualità di vita sono crollati. 
Marello Pittella è andata a parlare con Federica Guidi per migliorare le condizioni di vita dei lucani? Per dirle che la regione Basilicata ha dato già, e troppo pure? E’ andata a raccontare alla Guidi di come si vive presso il centro oli di Viggiano e dei risparmi andati in fumo di chi li aveva una casa e non riesce a respirare in casa propria? E’ andata a raccontarle di come e quanto sia inquinato da idrocarburi il lago Pertusillo? E’ andata a chiederle di aiutarlo a fare multe severe a chi ha inquinato? A dirle che ci sono città lucane in cui il tragitto ospedale-pozzo di petrolio è di neanche 500 metri? Va ad offrirle la nuova specialità lucana: miele al petrolio?  A dirle che sogna una Basilicata solarizzata invece che petrolizzata? Ad invitarla a trasferirsi lei e tutta la sua famiglia ai piedi del Centro Oli? A discutere del dopo-petrolio in Basilicata?
Temo di no.
Fra venti o trenta anni il petrolio in Basilicata finirà, raddoppio o non raddoppio. Cosa lasceranno dietro di se Federica Guidi e Marcello Pittella? Si rendono conto costoro di avere nelle mani, oggi, il potere di decidere, di poter seminare qualcosa di buono e duraturo, di poter lasciare un segno di speranza in una terra difficile? Vogliono costoro agire e programamre in lungimiranza per i loro figli e per la nazione o si accontenteranno della via del compromesso, degli interessi di pochi e del tuttappostismo?
Tutti i dettagli della manifestazione e le foto sono qui http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/04/basilicata-rinnovabili-e-petrolio-lascia-o-raddoppia/1012375/

Nessun commento: