martedì 3 giugno 2014

4 risposte dovute dei Verdi al Blog di Grillo: Europee 2014 Farage e M5S

In questi ultimi giorni il blog di Beppe Grillo ha un “occhio di riguardo” nei confronti dei Verdi Europei.
Questo deriva dal fatto che la base dei simpatizzanti del Movimento 5 Stelle non capisce perché in queste settimane Beppe Grillo in persona abbia voluto incontrare Farage, il leader britannico nazionalista,  per discutere della creazione di un Gruppo Parlamentare Europeo comune.
E probabilmente lo staff della comunicazione del M5S preferisce gettare fango, piuttosto che rispondere ai propri iscritti che chiedono: perché Beppe ha incontrato Farane e non i Verdi Europei?
A leggere la discussione tra i simpatizzanti,  molti apprezzano il fatto che i Verdi Europei siano profondamente europeisti e che vedano l’adesione all’ideale di europa unita, federale e solidale come precondizione necessaria a qualsiasi ipotesi di alleanza . Ma forse su questo fondamentale concetto, Beppe Grillo preferisce glissare e sa bene che andare a discutere con i Verdi Europeisignificherebbe essere costretti a prendere una posizione chiara e netta. Questione che non è stata, volutamente, affrontata dal Movimento 5 Stelle neanche in campagna elettorale, senza nessun candidato o candidata presidente della Commissione e senza nessuna “visone” europeista.
Sono quattro le critiche che oggi “il blog di Beppe Grillo” ha deciso di lanciare nell’arena del web. A queste vogliamo rispondere puntigliosamente e precisamente.
“Primo. Dovremmo forse lasciarci dettare l’agenda politica dal Corriere o dal Fatto quotidiano?”
Su questo punto la risposta la si trova nei commenti dei lettori del blog di Grillo. Che chiedono che a decidere siano i militanti e i parlamentari e non Grillo e Casaleggio. Strano notare che quando il Fatto quotidiano e Travaglio erano tra i difensori della linea del M5S andavano bene. Ora non più.
“Secondo. I Verdi rappresentano più o meno un puntello di questa Europa che ora dicono di voler cambiare dopo che non hanno fatto assolutamente niente per contrastare le politiche dell’austerità imposte dall’Europa attraverso la sacrilega alleanza della Troika. Per loro, l’euro è più intoccabile del Vangelo e considerano l’approccio integrazionalista un vincolo di adesione imprescindibile che chiaramente il Movimento non può e non deve accettare.”
Questa invece è solo una falsità bella e buona. Bastava leggere quello che abbiamo scritto su questo blog per vedere come i Verdi Europei hanno veramente lavorato:
  • Azioni che hanno portato a fissare un tetto massimo per i bonus dei banchieri (CRDIV) e a creare organismi di supervisione finanziaria.
  • Portato i poteri di supervisione bancaria della BCE sotto scrutinio parlamentare.
  • siamo stati una delle maggiori forze dietro l’adozione del FTT (Financial Transaction Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie).
  • Lavorato per l’approvazione della riduzione del co-finanziamento dei fondi regionali per gli Stati membri che sono stati maggiormente colpiti dalla crisi.
Questo per quanto riguarda l’economia e la finanza. Sull’ambiente:
  • Negoziazione della direttiva sull’efficienza energetica, che definisce gli obiettivi per gli Stati Membri fino al 2020 nell’ambito dell’efficienza energetica.
  • Combattuto per dedicare l’85% dei fondi per la ricerca in campo energetico del programma quadro Orizzonte 2020alla ricerca sulle energie rinnovabili.
  • Era verde il relatore sulle leggi (direttive) su rinnovabili ed efficienza energetica. 
  • Ottenuto il voto che ha messo fine al problema del sovra-sfruttamento delle riserve di pesce e ha stabilito la quantità di pesce pescato deve essere proporzionale alla capacità delle riserve di rigenerarsi.
  • Guidato l’implementazione del Protocollo di Nagoya sulla biodiversità, inserito clausole severe sui nano materiali nella legislazione sui biocidi e sul cibo e protetto le api da alcuni neonicotinoidi nei pesticidi.
  • Ci siamo battuti strenuamente (e finora con successo) affinché il Parlamento resista alla pressione dell’industria agricola per avere un più facile accesso al mercato per gli OGM.
Nel campo dei diritti:
  • ci siamo mobilitati contro l’accordo commerciale anticontraffazione (ACTA), che avrebbe danneggiato la libertà di Internet e il diritto alla privacy.
  • Migliorato la situazione dei rifugiati, rendendo diverse forme di discriminazione motivi per la concessione dell’asilo e stabilendo un comitato di controllo dei diritti umani con rappresentanti delle organizzazioni non governative nell’agenzia per il controllo delle frontiere FRONTEX.
  • Abbiamo fatto da tramite a diverse lotte dei cittadinicontro la legge costiera spagnola, i rifiuti chimici a Huelva, in Spagna, contro l’inquinamento dalla fabbrica di acciaio di Taranto ILVA e i rifiuti a Napoli in Italia.
  • Abbiamo anche dato forte impulso alle questioni relative alla parità di retribuzione e alla rappresentanza delle donne nei consigli di amministrazione.
  • Abbiamo lottato per l’istituzione di un Rappresentante speciale dell’UE per i diritti umani.
  • Abbiamo fatto sì che il dibattito sul diritto d’autore e sulla pirateria rimanga aperto, bilanciando varie posizioni e interessi nel processo creativo.
“Terzo, molti loro dirigenti hanno insultato il M5S prima delle elezioni, con alcuni dirigenti che hanno escluso in modo categorico l’alleanza.”
Gli insulti sono arrivati – come troppo spesso accade – da Grillo e non viceversa. Ma i Verdi hanno sempre accettato di buon grado la cosiddetta “rivoluzione dal basso” del Movimento 5 Stelle.
Vogliamo ricordare che è stata proprio Monica Frassoni nel lontano 2007 ad invitare Beppe Grillo al Parlamento Europeo.
E ancora proprio grazie a Eco Tv (la televisione web e satellitare dei Verdi) che curò gratuitamente le riprese e la diffusione in diretta del 1° e del 2° Vday che si ebbero i video-reportage di quegli eventi, che tutte le Tv del mondo diffusero.
Ricordiamo che proprio l’allora capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli affermò “Le liste civiche annunciate da Beppe Grillo rappresentano un fatto importante e rivolgiamo loro un benvenuto” (16 settembre 2007).
Un lavoro comune rimarcato poi dall’apprezzamento e la solidarietà degli “amici di Beppe Grillo” allo stesso Angelo: “Il Meet Up 192 “Amici di Beppe Grillo – Taranto”, nell’esprimere vicinanza al Presidente dei Verdi Angelo Bonelli, manifesta la propria preoccupazione per la deriva criminale che sta subendo la città di Taranto le vili minacce subite dal consigliere e auspica che le forze dell’ordine possano celermente fare luce sulla grave circostanza al fine di debellare siffatti episodi inquietanti.” (6 marzo 2014)
E la stessa CoPresidente dei Verdi Europei Monica Frassoni, nell’intervista a Il Fatto Quotidiano del 30 maggio ha dichiarato: “I Verdi col Movimento 5 Stelle a Strasburgo? Per ora non ci sono stati contatti. Ma se vogliono chiamarci per un incontro,sicuramente una nostra delegazione ci sarà.”
“Quarto. Il presidente dei Verdi europei, l’eurodeputato franco-tedesco Daniel Cohn-Bendit, ha appoggiato tutte le guerre NATO – Iraq, Afghanistan, Libia e sarebbe stato pronto anche per la Siria. Certamente molte battaglie potranno essere combattute insieme. Leggiamo dal sito dei verdi che si sono schierati contro il TTIP – l’accordo per la creazione di un’area di libero scambio tra UE e Stati Uniti. Se vorranno portare a compimento con efficacia e credibilità quest’impegno, su questo, come su altri temi di interesse programmatico comune, non mancherà la possibilità di una lotta comune, ma i Verdi, per tutti i motivi espressi in precendenza, non sono chiaramente un’opzione credibile e praticabile per un Movimento che vuole essere una forza di rottura verso le politiche imposte fino ad oggi da quest’Europa.”
I Verdi con il loro lavoro al Parlamento Europeo hanno dimostrato di essere essenziali per portare avanti alcune delle battaglie importanti contro l’Europa delle finanze, per l’ambiente e i diritti. In questi anni ci sono migliaia di atti, proposte di legge, mozioni e interventi che lo dimostrano.
Sono il 4° gruppo parlamentare al Parlamento Europeo e la loro forza si è fatta sentire. A dimostrazione di questo fatto i deputati dei Verdi hanno il più alto tasso di presenza ai voti in plenaria al Parlamento europeo (86,87%).
Mentre l’Ukip di Nigel Farage oltre ad avere una partecipazione al voto di appena il 78,6%, nella definizione delle norme europee non ha praticamente mai avuto nessun ruolo.
Rispetto poi all’affermazione che l’Ukip avrebbe fatto “i discorsi più efficaci contro l’austerity europea e contro le guerre”, invitiamo i militanti 5 Stelle a guardare e leggere la trascrizione del discorso che Daniel Cohn-Bendit fece il 5 maggio 2010 al Parlamento Europeo quando diede dei pazzi a chi con una mano imponeva enormi sacrifici con la riforma delle pensioni alla Grecia e con l’altra vendeva al governo ellenico le armi francesi e tedesche.
Non siamo tra coloro che “vogliono mettere becco” nella discussione, tutta interna al Movimento 5 Stelle, sulla loro collocazione nel Parlamento Europeo. In questa occasione lo abbiamo fatto solo per rispondere a certe affermazioni quantomeno “azzardate” e fuorvianti. Soprattutto se postate nel blog ufficiale del Movimento.http://www.verdieuropei.it/4-risposte-dovute-dei-verdi-al-blog-di-grillo/

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