mercoledì 28 maggio 2014

L’ex ministro Clini finisce ai domiciliari PER I PM DI FERRARA HA DISTRATTO FONDI PER 3,4 MILIONI,

 MA
IL TECNICO DELL’AMBIENTE È SOTTO INCHIESTA ANCHE A ROMA
GIRO DI SOLDI
Denaro pubblico,
destinato a un progetto
in Iraq, sarebbe finito
anche all’indagato
quando era direttore
generale del ministero
di Valeria Pacelli
Per 20 anni Corrado
Clini è stato il tecnico
per eccellenza
dell’Ambiente. Al
punto che l’ex premier Mario
Monti, ontologicamente tecnico
anche lui, non ha potuto esimersi
dal chiamarlo, era il novembre
2011, alla guida del ministero
di cui Clini era direttore
generale. Finita l’esperienza del
governo tecnico, il nostro è tornato
a essere dg (carica che aveva
mantenuto) per lo Sviluppo
sostenibile, il clima e l’energia
sempre al dicastero di via Cristoforo
Colombo, dove ha lavorato
fino a ieri mattina,
quando è stato emessa nei suoi
confronti un’ordinanza di custodia
cautelare ai domiciliari,
con l’accusa di peculato. Secondo
la Procura di Ferrara, titolare
dell’inchiesta, in concorso
con un ingegnere avrebbe
distratto fondi per 3,4 milioni
di euro, soldi del ministero
dell’Ambiente destinati al programma
New Eden da realizzarsi
in Iraq.
Ai domiciliari, nell’ambito della
stessa indagine e sempre con
l’accusa di peculato, ci è finito
anche l’imprenditore padovano
Augusto Calore Pretner, ingegnere.
Ma la procura emiliana
non è la sola che indaga
sull’ex ministro Corrado Clini.
Secondo quanto risulta al Fatto
Quotidiano, su di lui c’è un’in -
chiesta, tenuta riservata, della
procura di Roma. Il pm romano
Alberto Galanti ha iscritto
nel registro degli indagati l’ex
ministro, la compagna Martina
Hauser e altri con l’accusa di associazione
a delinquere finalizzata
alla corruzione. E proprio
in questo ambito, che ieri - contemporaneamente
all’emissio -
ne dell’ordinanza nei confronti
di Clini - il Nucleo speciale Spesa
Pubblica della Guardia di Finanza
ha perquisito sia la casa
che l’ufficio dell’ex ministro.
PER QUANTO riguarda l’in -
chiesta della procura di Ferrara,
al vaglio dei magistrati sono finiti
alcuni fatti riconducibili al
2007, quando Clini era direttore
generale del ministero
dell’Ambiente. Secondo la ricostruzione
degli investigatori,
proprio mentre rivestiva questo
ruolo, avrebbe dato l’ok al finanziamento
del progetto New
Eden che era volto “alla protezione
e preservazione dell’am -
biente e delle risorse idriche, da
realizzarsi in
Iraq”. Un progetto
questo
che prevedeva
anche una
sorta di bonifica del bacino del
Tigri e dell’Eufrate, nel sud iracheno.
Il totale dei soldi destinati
all’Iraq ammontava a 54
milioni di euro ed è da questi
che escono i 3,4 milioni che, dopo
le sponde olandesi e il passaggio
in alcune società off shore
sono finiti in un conto a Lugano
e poi sono stati divisi tra i
destinatari delle misure (Clini e
Pretner, ndr) e un’altra persona
che però è deceduta”, spiega il
colonnello della Gdf Sergio
Lancerin, che ha coordinato le
indagini insieme ai pm.
Al vaglio degli inquirenti emiliani,
infatti, c’è un flusso di presunte
false fatturazioni provenienti
da una società olandese a
favore dello studio d’ingegneria
ferrarese Med Ingegneria S.r.l.,
aderente al consorzio “Nature
Iraq”, cui partecipavano lo Studio
Galli Ingegneria S.r.l. (di
Padova di cui Pretner è socio) e
Iraq Foundation, con sede negli
Stati Uniti e attiva nel progetto
New Eden. Dalle false fatture, gli
inquirenti hanno poi scoperto il
presunto sistema illecito, volto
a trasferire, fra il settembre
2007 e il gennaio 2011, parte
delle somme messe a disposizione
di “Nature Iraq” dal ministero
dell’Ambiente a favore
dell’ex ministro e altri. Un tron-
cone della stessa inchiesta è gestito
da un pm della Confederazione
elvetica e riguarda il
possibile riciclaggio in Svizzera
di capitali di provenienza illecita
(ma l’ex ministro non è
coinvolto).
L’ULTIMA grana per Corrado
Clini, in una giornata per lui
pessima come quella di ieri, arriva
dalla Procura di Roma. Il
pm Alberto Galanti ha disposto
perquisizioni a casa sua e nel
suo ufficio. Il reato contestato,
in un’inchiesta tenuta sotto
traccia e tutta da riscontrare, è
quella di associazione a delinquere
finalizzata alla corruzione.
L’indagine della procura di
Roma riguarda una serie di finanziamenti
autorizzati da Clini
in qualità di direttore generale
per lo Sviluppo Sostenibile
e riguarda anche la compagna
dell’ex ministro, Martina Hauser,
ex moglie del ministro
montenegrino Andrija Jovicevic
e oggi assessore all’Ambien -
te in quel di Cosenza. Proprio le
sue cointeressenze col comune
calabrese, peraltro, hanno attirato
molte critiche a Clini: il
sindaco è infatti l’architetto
Mario Occhiuto, fratello del deputato
Udc Roberto e vecchio
amico del nostro, che anni addietro
ha lavorato in un progetto
in Cina proprio per conto del
ministero dell’Ambiente.
il fatto quotidiano 27 maggio 2014 


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