lunedì 5 maggio 2014

anche all'ex Fulgorcavi rifiuti interrati Ex Nexans, ok alla bonifica: primo passo per la reindustrializzazione

Comune e Provincia danno il via libera alla rimozione e messa in sicurezza dei rifiuti

Nuova vita per il sito industriale dove sorgeva la Nexans. Quando ormai in pochi credevano ancora a una reindustrializzazione di quell’area, è arrivato il via libera dal Comune e dalla Provincia per la bonifica, primo passo per poter tornare a produrre e a creare occupazione a Borgo Piave.
LA CRISI. La Nexans, ex Fulgorcavi, azienda produttrice di cavi elettrici, è stata al centro di una dura vertenza sindacale. L’ultimo accordo, per garantire un minimo di ammortizzatori sociali agli operai, venne siglato lo scorso anno in Regione. La speranza dei lavoratori è stata però sempre quella della reindustrializzazione del sito di via del Crocifisso e la spa francese aveva fornito rassicurazioni in tal senso, precisando che il progetto prevedeva poi l’impiego di 240 persone e che c’erano già quattro società, tra cui una pontina, interessate, pronte a investire 20 milioni di euro.
LA BONIFICA. Prima di poter pensare a nuove realtà produttive nell’area di Borgo Piave era però necessaria la bonifica del complesso dai numerosi rifiuti, molti pericolosi, lì presenti e interrati nel corso degli anni. Uno scoglio che sempre la Nexans spa aveva sostenuto si potesse superare, impegnandosi a bonificare il sito. Per mesi sull’intera vicenda è calato il silenzio. Ora però è arrivato il via libera di Comune e Provincia proprio al piano di bonifica proposto dalla società.
IL PROGETTO. Dall’area della ex Nexans dovranno essere rimossi o messi in sicurezza rifiuti provenienti da demolizioni, rifiuti industriali, rottami ferrosi, eternit, scorie di fonderie e ceneri. Vi sono ben 3 vasche in disuso colme di materiale da bonificare, 569 metri cubi solo di eternit sepolti, e 4.700 metri cubi di rifiuti contenenti metalli pesanti, diossine e amianto. La Nexans dovrà ora comunicare agli enti quando inizierà i lavori. Poi, ultimata la bonifica, si potrà tornare a parlare di reindustrializzazione e nuovo impiego per gli ex operai della Nexans. corrieredilatina.it

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