mercoledì 30 aprile 2014

LA RETE, TERRA DEI FUOCHI E’ MORTO IL COMMISSARIO MANCINI. SENZA GIUSTIZIA

Roberto Mancini, il poliziotto che ha dedicato la vita ad indagare sui veleni sversati nelle terre dei casalesi, è morto questa notte all’ospedale di Perugia. Da tempo era malato di linfoma di Hodgkin, un tumore rimediato in servizio inseguendo veleni e trafficanti in Italia e all’estero. Lo scorso anno si era sottoposto a trapianti di midollo.
Roberto Mancini è stato il primo poliziotto a ricostruire nei dettagli la holding criminale dei trafficanti di rifiuti, tra il Lazio e la Campania.Nel dicembre del 1996 consegnò una lunga informativa, che verrà poi accantonata dai magistrati romani. Solo nel 2010 la Dda di Napoli, con il pm Milita, riprese il suo lavoro, che divenne la base investigativa del processo oggi in corso per disastro ambientale nei confronti di Cipriano Chianese.
Mancini è stato consulente dal 1997 al 2001 anche della Commissione parlamentare sui rifiuti presieduta da Massimo Scalia,la stessa che nel 1997 ascoltò a lungo il collaboratore di giustiziaCarmine Schiavone.
Una discarica di fusti tossici nella Terra dei fuochi, Gomora
Una discarica di fusti tossici nella Terra dei fuochi, Gomora
Per anni ha inseguito l’avvocato delle ecomafie, Cipriano Chianese: ha ricostruito nelle sue informative i contatti ai massimi livelli, gli ordini delle industrie del nord e quella rete estesa di broker e trasportatori.
La sua malattia, riconosciuta come legata al suo servizio dallo Stato, è stata liquidata con cinquemila euro. Nessun indennizzo è stato invece riconosciuto dalla Presidenza della Camera.

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