venerdì 7 marzo 2014

INQUINAMENTO Indagato l’ex commissario ai rifiuti di Roma Sottile, caos nel Lazio

Il prefetto Sottile accusato di truffa e falso per il via libera alla nuova discarica. La difesa ai pm: «L’acqua cancellata dalle foto col pc? Non me ne ero accorto» l prefetto Goffredo Sottile, ex commissario delegato dal Governo per l’emergenza rifiuti a Roma, è stato iscritto nel registro degli indagati nella maxi inchiesta sul «sistema rifiuti di Manlio Cerroni». Nei suoi confronti sono ipotizzati i reati di truffa e falso in merito all’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) per l’apertura della discarica di Monti dell’Ortaccio, firmata di suo pugno il 27 dicembre 2012, in favore del «Supremo».

Sottile si è difeso affermando che «credevo fosse tutto regolare», «con Cerroni non ho mai avuto rapporti pregressi» e «non ho ricevuto alcuna pressione politica». Dunque, ha assicurato che «non c’era dolo specifico», giurando anche che «non mi ero accorto che dalle fotografie dello scavo era stata cancellata al computer l’acqua» fuoriuscita dalla falda sottostante. Il quadro ormai è delineato, così come la posizione del prefetto, unico indagato in questo stralcio della maxi inchiesta del procuratore capo Giuseppe Pignatone e del sostituto Alberto Galanti. A breve, la Procura notificherà l’avviso di chiusura delle indagini preliminari, atto solitamente propedeutico alla richiesta di rinvio a giudizio. Restano ancora in piedi altri filoni d’indagine che potrebbero ancora riservare delle sorprese.
Sottile nega un suo coinvolgimento nel «sistema» di Cerroni. Ma ci sono troppi elementi investigativi che alla Procura, ma anche al gip Massimo Battistini, non tornano. Perché c’è un momento, il 25 maggio 2012, che la «volontà» del «Supremo» di aprire Monti dell’Ortaccio viene finalmente esaudita. La data coincide con l’avvicendamento al ruolo di commissario fra il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, e Sottile. È in quel momento, scrive il gip, che al «cambiamento della figura di commissario delegato, corrisponde una radicale modifica delle modalità di interlocuzione con il Cerroni». In quel periodo del 2012, al ministero dell’Ambiente c’è Corrado Clini. La sua posizione è contraria alla linea di Pecoraro, il quale aveva altre intenzioni per il post Malagrotta. Il prefetto voleva scegliere la nuova area per la discarica, basandosi su una lista di sette siti scelti dalla Regione Lazio, tra i quali non c’era Monti dell’Ortaccio. Negli atti si legge che «il commissario Pecoraro aveva indicato il sito di Corcolle, uno dei pochi non di proprietà di Cerroni. La scelta di tale sito, anche per la vicinanza con Villa Adriana, era stata molto contestata, tanto che alla fine il prefetto Pecoraro si dimetterà», ricevendo dall’allora presidente del Consiglio Mario Monti, una lettera di ringraziamento per l’impegno svolto. Ma, specifica il magistrato, «come sembrava scritto fin dall’inizio, la scelta finirà per concentrarsi su Monti dell’Ortaccio nel momento in cui il prefetto Sottile sostituirà (il 25 maggio 2012) il suo predecessore. Nel mese di agosto 2012, la società Colari, dopo una serie di incontri tra Sottile e Cerroni, riportati anche dagli organi di informazione, avanza istanza di Aia, il prefetto con provvedimento 23 agosto 2012, si attribuisce la competenza a decidere sulla richiesta di Aia». Di fatti, conclude il giudice, «l’autorizzazione ambientale integrata verrà rilasciata con provvedimento del 27 dicembre 2012. I contenuti del provvedimento, così come l’eventuale sussistenza di profili di illiceità - diretta o derivata - dello stesso, sono attualmente al vaglio di questa Autorità Giudiziaria». Alcuni mesi prima dell’Aia finita sotto indagine, l’intenzione di Sottille è anche su Piano dell’Olmo, sempre di proprietà di Cerroni. «Questa scelta - si legge negli atti - appariva cronologicamente correlata ad una prima serie di contatti che sarebbero successivamente intercorsi tra l’anziano imprenditore ed il prefetto». Piano dell’Olmo, però, sarà scartata. Alla fine il progetto decennale di Cerroni, di portare la discarica a Monte dell’Ortaccio, sarà approvato.
Ivan Cimmarusti http://www.iltempo.it/cronache/2014/03/06/indagato-l-ex-commissario-ai-rifiuti-1.1226550

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