sabato 1 marzo 2014

Acea, i manager sugli sci. A spese degli azionisti mentre il comune di Roma primo socio chiede austerità

LO SCONTRO Il Comune, primo socio, chiede austerità sugli stipendi ma i vertici si concedono un sabato sulla neve di Daniele Martini Tra le scrivanie, nei corridoi o davanti alla macchinetta della pausa caffè più che lo spirito di squadra aziendale di solito fioriscono mugugni e complotti. E allora perché non provare all’aperto, all’aria fresca di montagna e sulla neve considerando che è la stagione giusta? Devono aver ragionato così i capi dell’Acea, la società che gestisce acqua e luce del comune di Roma, quando hanno deciso di organizzare un torneo di sci per i manager del gruppo. GIACCA A VENTO, scarponi e attrezzi ai piedi, l’escursione bianca si è tenuta venerdì 21 e sabato 22 febbraio sulle piste a quasi 2 mila metri di Ovindoli sull’Appennino non lontano da Roma. Tutto a spese dell’azienda, ovviamente, dall’albergo a quattro stelle al noleggio di un’intera pista riservata all’av - vincente competizione sciistica. Cioè tutto a spese soprattutto dei contribuenti essendo l’Acea un’azienda pubblica, quotata in Borsa ma posseduta al 51 per cento dal Comune di Roma e per il resto da Francesco Gaetano Caltagirone (16 per cento circa) e dai francesi di Suez. Non si sa se sia stato raggiunto lo scopo di cementare lo spirito di corpo aziendale. Di certo le spese per la vacanza sulla neve stridono in maniera eclatante con le bollette pazze recapitate ai romani e i tagli alla manutenzione degli impianti idrici decisi dalla stessa Acea. E fanno a pugni anche con le raccomandazioni al rigore ripetute dal sindaco Ignazio Marino. Parlando qualche giorno fa ai rappresentanti dei consorzi delle borgate romane che lamentavano i mancati allacci alle fogne e la inadeguatezza dell’illuminazione pubblica, riferendosi proprio ai capi di Acea (il presidente Giancarlo Cremonesi e l’amministra - tore Paolo Gallo), il sindaco ha detto di aver l’impressione che i due pensino più all’an - damento del titolo in Borsa che ai servizi per i cittadini. Marino ha poi annunciato di essersi ridotto lo stipendio del 10 per cento invitando i capi Acea e delle altre municipalizzate a fare altrettanto. Al momento non risulta che i manager della società dell’acqua e della luce si siano scapicollati a seguire l’esempio. Nel frattempo hanno però deciso di allungare da 180 giorni a quasi 2 anni i tempi di pagamento alle ditte fornitrici, alcune delle quali ormai costrette a sopravvivere con l’os - sigeno razionato. La trasferta sulle nevi dell’Appennino è stata pensata nei minimi dettagli da Alessandro Sena, il responsabile della comunicazione interna della grande azienda romana, che ha organizzato una gara di sci riservata a tutta la prima linea aziendale, escluso, chissà perché, il presidente Cremonesi. Incluso, però, l’am - ministratore Gallo. E poi il capo del personale Paolo Zangrillo, fratello del medico di Berlusconi, il responsabile delle relazioni istituzionali, Ranieri Mamalchi, consigliere della Fondazione Nuova Italia dell’ex sindaco Gianni Alemanno, il direttore economia e finanza, Franco Balsamo, il direttore delle reti per l’energia, Andrea Bossola. Pranzi, cene e pernottamento all’hotel “Le gole-Locanda dei priori”, un albergo massiccio in pietra a vista, 100 euro la camera doppia, 200 la suite. il fatto quotidiano 1 marzo 2014

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