mercoledì 5 febbraio 2014

TUTELA, GOVERNO E GESTIONE PUBBLICA DELLE ACQUE”.

Egregi amministratori,
come a Voi noto il prossimo 7 febbraio si svolgerà a Ciampino il consiglio comunale aperto sulla proposta di legge
popolare n.31 “TUTELA, GOVERNO E GESTIONE PUBBLICA DELLE ACQUE”.
 
La Vostra partecipazione all'evento è molto importante per riaffermare la volontà dei consigli comunali che in più riprese hanno deliberato di condividere la legge 31, ed affinché essa approdi nei tempi statutari previsti (25 marzo 2014) alla discussione in consiglio regionale oppure nelle more del superamento di detta scadenza sia sottoposta (come prevista dallo statuto regionale) a referendum popolare regionale.
 
Purtroppo la Giunta del Lazio la settimana scorsa ha emanato la del.40 (in allegato) che fissa le linee guida sul SII x il futuro.
Come avrete avuto modo di leggere essa elude completamente l'indirizzo politico-amministrativo della LIP 31, ed anzi nasconde a mio avviso anche il tentativo di eludere l'eventuale referendum dopo il 25 marzo, poiché viene giustificata essere la risposta in ordine alla LIP 31.
 
Con il sindaco di Corchiano, Dott. Bengasi Battista stiamo provando a mettere insieme un ODG x il consiglio di Ciampino che possa essere condiviso da tutte le amministrazioni/amministratori che Vi prenderanno parte.
Per questo è stata predisposta una primissima bozza di ODG in allegato che sta opportunamente modificando/migliorando il sindaco Battisti in coordinamento con l'amministrazione di Ciampino che fa comune ospitante.
 
Vi invito quindi in clima di fattiva collaborazione a far riferimento al sindaco di Corchiano per la versione aggiornata della proposta di ODG .
 
Ringraziandovi per la disponibilità Vi chiedo inoltre di sensibilizzare tutte la amministrazione che ritenete interessate alla LIP31, affinchè prendano anch'esse parte al consiglio comunale aperto il prossimo 7 feb a Ciampino.
 
di seguito il comunicato inviato dai comitati regionali x l'acqua pubblica
GRAZIE Alberto De Monaco

«L’acqua somiglia/ all’anima dell’uomo.
/ Al cielo sale/ e di nuovo ritorna/
alla terra./ In perenne vicenda».
Goethe
                                                                      coordinamento-regionale-acqua-pubblica-lazio@yahoogroups.com

 
 

COMUNICATO
La delibera 40 non rispetta i principi della legge di iniziativa popolare per l'acqua pubblica
I comitati per l'acqua pubblica, promotori della proposta di legge per la gestione pubblica del servizio idrico n°31, ritengono che la delibera di giunta n°40 del 28 gennaio 2014 comprometta seriamente la possibilità di una discussione aperta e proficua sul testo della legge stessa.
Le linee guida allegate alla delibera, con l’esclusione dei punti 1 e 2, per altro inadeguati e insufficienti, presentano nella sostanza contenuti in netto contrasto ed inconciliabili con quelli della proposta di legge di iniziativa popolare, interpretando in modo restrittivo le possibilità aperte dalla normativa risultante dai referendum del 2011.
La definizione della natura economica del servizio idrico integrato e l'istituzione di un Ato unico regionale vanno infatti in direzione contraria a quanto affermato dalla legge n°31, che punta invece a porre il servizio idrico fuori dalle regole di mercato, nel rispetto dei referendum di giugno 2011 e della normativa europea, e a rafforzare la partecipazione dei cittadini e dei consigli comunali nella gestione di un bene comune come l'acqua.
Preso atto della disponibilità manifestata dall'assessore Refrigeri giovedì 30 gennaio durante l'incontro con una delegazione del presidio regionale per l'acqua pubblica, chiediamo quindi che la delibera n°40 venga revocata oppure riformulata sulla base dei contenuti del testo di legge n°31.
Pensiamo che questo sia un atto non solo di rispetto della volontà popolare espressa dai referendum, ma anche di coerenza rispetto all'intenzione di valorizzare la partecipazione dei cittadini, così come da programma dell'attuale coalizione di governo regionale.
Ricordiamo inoltre che, lo Statuto Regionale non solo stabilisce i termini della discussione dell'attuale testo di legge, nel caso specifico entro il prossimo 25 marzo, ma, attraverso l'art.62 comma 2 specifica che qualora “si proceda non in ordine alla proposta di legge” il Presidente della Regione dovrà indire il previsto referendum popolare.
Riteniamo e auspichiamo che non si debba tornare a chiedere ai cittadini del Lazio di esprimersi su un concetto già sancito da oltre 2 milioni di voti: l'acqua è un bene comune e, come tale, deve essere gestita in modo pubblico, partecipato, e fuori dalle regole di mercato e di profitto.
Il prossimo appuntamento, che vedrà i comuni promotori della legge riunirsi in un consiglio comunale aperto ospitato dall'amministrazione di Ciampino, è per venerdì 7 febbraio alle ore 10 e sarà senz'altro un'ulteriore occasione per contribuire in modo concreto all'iter della legge, anche attraverso la produzione di documentazione ufficiale.

Coordinamento regionale acqua pubblica Lazio

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