venerdì 21 febbraio 2014

SABAUDIALottizzazione sulle sponde del lago, il Parco chiede l'accesso agli atti del Comune


Il piano approvato nel 1961, poi però con il Prg l'area diventa verde privato. Il Consiglio di Stato dopo 53 anni dà ragione al privato, ma nessuno ha mai interpellato l'Ente di via Carlo Alberto.

Il Consiglio di Stato dà via libera ad una lottizzazione edilizia sulle sponde del lago di Paola, zona Caterattino. L’ente Parco non ci sta e chiede al Comune di Sabaudia l’accesso agli atti.
LA BATTAGLIA DELLA SOCIETA’. La storia risale al 1961 con l’approvazione da parte del Comune del piano di lottizzazione a favore della società “Colline del Lago” che dà subito inizio alle opere di urbanizzazione. Nel 1977 il Piano regolatore di Sabaudia cambia la destinazione dell’area oggetto del progetto che diventa verde privato. Immediato il ricorso al Tar da parte della società “Colline del Lago” per l’annullamento degli atti del Comune che impedivano l’edificazione già pattuita. Una battaglia che si è conclusa con giudizi in favore del privato. La società tuttavia non è riuscita a spuntarla per l’inottemperanza del Comune. E’ il 2010 quando viene aperto un altro capitolo: il Comune adotta una variante al Prg e oltre a confermare la destinazione verde privato dell’area in questione aggiunge l’interesse paesaggistico. Le autorizzazioni della “Colline del Lago” hanno rischiato di diventare carta straccia, ma la battaglia di giustizia amministrativa ha decretato la vittoria definitiva della società, con sentenza del Consiglio di Stato che nomina il Prefetto di Latina quale commissario ad acta per gli atti di ottemperanza.
LA REAZIONE DELL’ENTE PARCO. La notizia del pronunciamento del Consiglio di Stato arriva nella sede dell’Ente Parco come un fulmine a ciel sereno. Il Parco dal 1961 ad oggi non è mai venuto a conoscenza né del progetto per la realizzazione della lottizzazione sulle sponde del lago di Paola né tanto meno del contenzioso tra la società “Colline del Lago” e il Comune di Sabaudia che se solo avesse chiamato in causa il Parco nazionale avrebbe potuto spuntarla a mani basse. La zona di Caterattino sulla quale la società vanta il diritto di lottizzare, indicata nel Prg come verde privato, è sottoposta a vincolo paesaggistico, alla legge di tutela delle coste e ai vincoli del Parco nazionale del Circeo e qualunque modifica del suolo necessita dell’approvazione dell’Ente Parco. Ecco perché la richiesta immediata di accesso agli atti.
IN VISTA UN NUOVO CONTENZIOSO. Del resto il Parco non potrebbe adottare due pesi e due misure: spesso si assiste ad una trafila incredibile per la sola copertura di un balcone o dell’apertura di una finestra; una lottizzazione in riva al lago non può essere autorizzata senza il parere del Parco. La battaglia della società “Colline del Lago” sembra essere destinata a ripartire da zero.         
 http://www.corrieredilatina.it/news/centro/3703/Lottizzazione-sulle-sponde-del-lago-.html

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