venerdì 7 febbraio 2014
I segreti antichi dei terreni di Montello Da Ecomont a Giovanni De Pierro NEL ‘96 LA FINE DELLA SRL E NEL ‘99
Le quote societarie vendute dopo il fallimento
I segreti antichi
dei terreni di Montello
Da Ecomont a Giovanni De Pierro
NEL ‘96 LA FINE
DELLA SRL
E NEL ‘99
IL PRIMO PASSAGGIO
DI GRAZIELLA DI MAMBRO
Su un binario parallelo
ma per niente slegato
da ll ’ultima indagine
sui terreni della discarica di
Borgo Montello emergono
ulteriori dettagli sui veri proprietari
del sito. Potrebbe essere
diventato «terra di nessuno
». Una maxidiscarica,
tra le più grandi del centrosud,
che non si sa di chi è in
questo momento, o meglio lo
si sa e questo risultato è anche
più ingarbugliato. I terreni
sottostanti la discarica di
EcoAmbiente sono stati sequestrati
una settimana fa dal
Gico della Guardia di Finanza
in quanto considerati parte
del patrimonio dell’impren -
ditore romano Giovanni De
Pierro. Il giorno successivo
all’apposizione dei sigilli la
società Ecoambiente ha però
ribadito di essere titolare di
un contratto di affitto per i
terreni dalla curatela fallimentare
di Ecomont; pertanto
nessuna ripercussione del
sequestro ci poteva essere
sulle attività della discarica.
Ed effettivamente è così ma i
misteri che ruotano attorno a
questi terreni sono altri. Perché
a fallimento già acclarato
avvengono ulteriori cessioni
di quote proprietarie di Ecomont
a due società a loro
volta riconducibili a Giovanni
De Pierro. Per ricostruire:
la Ecomont srl viene dichiarata
fallita a novembre del
1996; tre anni più tardi cede il
60% delle quote ad una società
che poi risulterà
nell’elenco del decreto di sequestro
della Finanza notificato
la scorsa settimana a De
Pierro; nel 2005 verranno
vendute le altre quote pari al
40% ad un imprenditore di
Viterbo con valore nominale
di un euro e anche in questo
caso si arriva a Giovanni De
Pierro. Siccome il soggetto
cedente era fallito nella compravendita
delle quote si sarebbe
dovuto avere un intervento
della curatela che perlomeno
nel secondo caso non
risulta negli atti di oggi. Sta di
fatto che mentre Ecoambiente
continua a pagare l’a ffi t t o
alla curatela di Ecomont sentendosi
al sicuro, le quote di
quella vecchia società sono
state vendute e anche i nuovi
proprietari adesso stanno
nell’elenco del sequestro a
De Pierro. C’è dell’altro da
sottolineare e riguarda l’inte -
resse che sembra più affettivo
che produttivo dell’impren -
ditore romano verso i terreni
di Montello. Giovanni De
Pierro nel ‘94 compra un sito
inguardabile della periferia
di Latina, a Montello, composto
da vecchie discariche,
la S1, S2 ed S3 apparentemente
di nessun interesse
perché probabilmente da
quel momento in poi c’è solo
da sobbarcarsi il processo di
mantenimento post mortem,
sarebbe la bonifica. Ecomont
di lì a poco (due anni) fallirà
e sarà Ecoambiente a sobbarcarsi
l’onere di gestire quel
sito, anche se la bonifica diventerà
una cosa assai complessa
che ha incluso la partecipazione
obbligata di soggetti
pubblici. A tutt’o gg i
non è sicuro che le bonifiche
effettuate sin qui siano andate
bene in porto poiché i dati
delle analisi non sono confortanti
su alcuni pozzi spia,
dove il livello dei metalli resta
più alto del tetto massimo
consentito. Nel 1995 Giovanni
De Pierro si prenderà anche
Ecomont una società
«cotta». E cosa resta adesso
di tutto questo passato carico
di dubbi e buchi? Due cose: la
curiosa incursione di un imprenditore,
Giovanni De
Pierro, che investe in due
operazioni che per nessun altro
sarebbero state appetibili.
E, in più, ora che i terreni
sono stati sequestrati è più
difficile portare avanti la bonifica
e soprattutto ricostruire
con esattezza le responsabilità.
Una domanda ulteriore è
inevitabile. Possibile che
nessuno abbia notato gli elementi
curiosi che stanno nei
passaggi societari successivi
al fallimento fino alla scorsa
settimana, quando i terreni
sono stati sequestrati alle società
di De Pierro che le hanno
comprate dalla fallita Ecomont?
CHI E’
GIOVANNI DE PIERRO
È L’IMPRENDITORE
CHE HA COMPRATO QUOTE ECOMONT
DOPO IL FALLIMENTO
DETTAGLI
L’INSPIEGABILE
INTERESSE
PER UNA SRL
ORMAI «COTTA»
Latina Editoriale Oggi 6 febbraio 2014
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