domenica 16 febbraio 2014

COME MANGIARE ACQUA AVVELENATA E VIVERE CONTENTI

Per gli appuntamenti della costituenda BANCA DELLA ZAPPA, venerdì 21 febbraio alle ore 17,30 sei invitata/o all’incontro:
COME MANGIARE ACQUA AVVELENATA E VIVERE CONTENTI
L’impatto occulto dei pesticidi sulla nostra alimentazione e sulla nostra salute.
Avete presente quando, cuocendo una bistecca, questa si riduce notevolmente di volume e peso? Oppure quando una bella pianta di insalata apparentemente fresca, il giorno dopo si affloscia come un sacco vuoto? Od ancora quella lucente mela, magari con un bel bollino appiccicato sulla buccia, che non ha alcun sapore? Vuol dire che avete acquistato e vi accingete a mangiare acqua insieme ad una buona dose di ormoni della crescita (nel caso della carne) e/o una incerta quantità di fertilizzanti e pesticidi (nel caso di frutta e verdura) che in molti casi possono essere dannosi per la nostra salute.
Ogni anno sui terreni agricoli italiani (circa 13 milioni di ettari) vengono buttati oltre 100 mila tonnellate di fungicidi, circa 40 mila tonnellate di insetticidi e circa 30 mila tonnellate di diserbanti. Se si calcola che mediamente servono 100 litri d'acqua per distribuire in campo 100 grammi di prodotto, si rileva che ogni anno vengono utilizzati circa 1,7 miliardi di litri, solo per questo scopo.
Mediamente in Italia, negli ultimi anni sono state utilizzate oltre 4.500.000 tonnellate di concimi, cui corrispondono circa 1.700.000 tonnellate di fertilizzanti in gran parte idrosolubili; sempre come media ogni anno un ettaro di terreno agricolo coltivato, ha ricevuto 53,2 kg di azoto (per lo più sotto forma nitrica e ammoniacale), 31,4 kg di fosforo e 23,7 kg di potassio. L’azoto chimico non esiste in natura; si estrae dall’aria ad altissime temperature con processi produttivi complessi ed inquinanti.

Come per l’acqua che ci danno da mangiare, nessuno sa che quasi tutti questi processi industriali derivano direttamente da tecnologia messa a punto per scopi bellici. Proprio l’azoto ne è un classico esempio. Fin dall’inizio della Bonifica della Pianura Pontina le produzioni agricole sono state interessate da esperimenti sulle quantità e sulle caratteristiche dei fertilizzanti e dei cosiddetti prodotti fitosanitari. Questo fu dovuto essenzialmente ad un madornale errore di valutazione: il disboscamento di quella che allora si chiamava la foresta di Terracina (salvaguardata in piccola parte nel 1935 attraverso l’istituzione del Parco Nazionale del Circeo). Un disboscamento che ha reso coltivabili terreni poco o per nulla fertili e che ha comportato il massiccio uso di prodotti chimici. Questi a loro volta hanno determinato l’uso intensivo dei pesticidi. Un cane “drogato” che si morde la coda all’infinito e che è servito ad esportare in tutto il mondo un modello completamente sbagliato di gestire i cicli naturali (vedi caso della foresta amazzonica).

L’appuntamento è per venerdì 21 febbraio presso i locali di SPAZIO BIO LATINA (già Naturlandia) in Via Tanaro 13/23 – Latina (vicino Torre Pontina), a partire dalle ore 17,30 in poi.
L’incontro successivo, dal titolo “L’ANIMA DEI NOSTRI ANIMALI: L’OMEOPATIA COME PUNTO DI VISTA ALTERNATIVO”, si terrà sabato 1 marzo alle ore 17,30.

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