sabato 1 febbraio 2014

Basilicata, esproprio di terreni per impianto termodinamico su area agricola: un devastante progetto da oltre 200 ettari

Tra i Comuni di Banzi e Palazzo San Gervasio l’impatto di un grande impianto solare termodinamico minaccia il paesaggio rurale. Dopo il no della Sovrintendenza le associazioni sperano che il progetto venga fermato dalla Regione.

Dalla provincia di Potenza, l’Ing. Donato Cancellara segnala l’ennesimo caso in cui con la realizzazione di un impianto per la produzione di energia da fonti rinnovabili si mette in serio pericolo il paesaggio rurale e l’ambiente. Dall’analisi trasmessa si comprendono le problematiche connesse a questo ingente progetto.

Si parla di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile con la tecnologia del termodinamico, evoluzione del fotovoltaico, basata sul recupero di energia termica per produrre energia meccanica e di conseguenza elettrica. Enormi specchi parabolici a cui si aggiunge un sistema di pannelli fotovoltaici occuperanno terreni agricoli e rischiano di alterare visivamente e fisicamente il paesaggio.

Il mega impianto termodinamico in agro di Banzi (PZ) proposto dalla Teknosolar Italia 2 S.r.l. vedrà l’esproprio di un’ampia superficie agricola di circa 226 Ha (oltre 200 campi da calcio). In più acque di scarico acque contaminate da oli e idrocarburi finiranno nei torrenti Marascione e Torrente Basentello.

L'area su cui dovrebbe sorgere l'impianto
L’area su cui dovrebbe sorgere l’impianto
Sono due gli aspetti che caratterizzano l’opposizione alla realizzazione di questo grande impianto: la discutibile procedura espropriativa per impianti termodinamici e le irregolarità paesaggistiche.

La voce delle associazioni per convincere la regione

Dopo che lo scorso 9 dicembre 2013 la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata si è espressa a riguardo sottolineando l’impatto negativo della realizzazione, cresce la speranza delle associazioni che il progetto sia bocciato dalla Regione.

La Ola, Organizzazione lucana ambientalista, auspica che sia rivista la pianificazione energetica regionale anche in considerazione della mancanza di Piano Paesaggistico Regionale per fermare progetti impattanti e tutelare il settore agricolo, importante per la regione.

Anche Legambiente Basilicata si fatta sentire ribadendo il sì alle rinnovabili, ma nel rispetto del territorio e del paesaggio senza ecomostri e devastazioni. L’Associazione ha denunciando inoltre che : Un’iniziativa così impostata e per di più per nulla condivisa e concordata con i territori ma calata dall’alto senza alcuna spiegazione preventiva, risulta dunque sbagliata e inaccettabile.

E’ intervenuto infine anche il WWF, sezione regionale Basilicata, che in un comunicato chiede chiaramente che l’impianto termodinamico solare di Banzi, estremamente impattante, va bocciato e ricorda invece che è fondamentale non alterare superfici naturali ne corpi idrici come è stato fatto in passato. Azione che avrebbe gravi conseguenze a scapito della collettività.
http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2014/01/basilicata-esproprio-di-terreni-per-impianto-termodinamico-su-area-agricola-un-devastante-progetto-da-oltre-200-ettari/
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Approfondimenti:

L’analisi del progetto, a cura dell’ing. Donato Cancellara (file pdf, 2,7 Mb) >

Comunicati stampa delle associazioni

Comunicato stampa dell’Organizzazione Lucana Ambientalista (file pdf, 190 Kb) >
Comunicato stampa di Legambiente (file pdf, 128 Kb) >
Comunicato stampa del WWF (file pdf, 132 Kb) >

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