giovedì 23 gennaio 2014

discarica di Borgo Montello tornano i timori per le mancate risposte della maggioranza di Zingaretti nell'osservatorio della legalità di Borgo Bainsizza

Discarica, tornano i timori I residenti della zona chiedono più garanzie sulle scelte future Affollata e difficile assemblea pubblica. Ed è di nuovo scontro tra Comune e Rida DETTAGLI LE ULTIME AUTORIZZAZIONI, IL «PESO» DEGLI IMPIANTI E LA DOMANDA DI SICUREZZA Mentre resta in bilico la richiesta di scarcerazione degli indagati per lo scandalo dei rifiuti nel Lazio che ha coinvolto ampiamente parte della gestione delle discariche di Montello, si fa ancora più aspra la polemica sul futuro degli impianti oltre che degli stessi invasi di stoccaggio dei rifiuti. La difficile e affollata assemblea pubblica dei cittadini che risiedono attorno alla discarica ha per l’ennesi - ma volta sollecitato garanzie contro eventuali ulteriori ampliamenti delle discariche. Ma dubbi sono emersi anche circa l’opportunità di concedere le nuove autorizzazioni al conferimento. A latere non si spegne la polemica tra la società Rida Ambiente e il Comune di Latina circa la gestione del residuo del trattamento rifiuti e la rete degli impianti. E’ di ieri la nota della società di Aprilia, autorizzata ad effettuare il pre trattamento dei rifiuti solidi urbani, inviata alla Regione e al Comune; qu es t’ultimo teme che l’aumento delle quantità di rifiuti in arrivo chieste da Rida per evitare blocchi come quelli che si sono verificati a luglio scorso e a dicembre possano a medio termine portare all’ingresso in provincia di rifiuti proven i e n t i d a a l t r i comprensori. «Il Comune di Latina dovrebbe limitarsi a intervenire nei procedimenti che lo riguardano direttamente - scrive Rida - , formulando eventuali richieste in merito al quantitativo di rifiuti trattati che, diversamente dal passato, intenderebbe ricevere nelle discariche esistenti nel proprio territorio ». Il nodo vero riguarda comunque il volume complessivamente autorizzato finora dalla Regione Lazio di rifiuti che si potranno trattare in impianti che si trovano in provincia di Latina; oltre alla Rida c’è la struttura di Castelforte regolarmente autorizzata e quella di Ecoambiente che ha appena ottenuto il nulla osta. Di fatto la capacità di trattamento di questi impianti, messi tutti insieme, già supera le esigenze complessive della provincia. Di qui le preoccupazioni dei residenti attorno alla discarica di Montello. Gli impianti autorizzati dovranno necessariamente lavorare e il residuo del trattamento potrebbe comunque finire a Montello pur essendo l’immondi - zia trattata prodotta in altre zone del Lazio. Ma le perplessità dei residenti riguardano altresì la condizione generale in cui versano i siti di via Monfalcone per i quali adesso non si parla più di chiusura (come succedeva invece negli anni passati) bensì di bonifica e messa in sicurezza. «Perché la Regione ha autorizzato la costruzione dell'impianto Tmb alla discarica di Borgo Montello quando era già a conoscenza delle dichiarazioni di Carmine Schiavone ?». Lo ha chiesto la segretaria di Rifondazione Comunista, Pina Necci, ai consiglieri regionali presenti all'assemblea pubblica che si è tenuta a Borgo Bainsizza. «Ci sono gruppi di potere - sottolinea Necci - che riescono ad incidere sulle scelte della politica. Per questo è urgente che nel prossimo Consiglio regionale venga revocata questa autorizzazione, anche perché, in caso contrario, sarebbe inspiegabile qualsiasi azione processuale tesa alla costituzione di parte civile della Regione nei confronti del soggetto coninvolto. Lo chiede Rifondazione e lo chiedono le popolazioni dei territori limitrofi alla discarica, unitamente alla possibilità di essere tenuti in considerazione nei percorsi decisionali che porteranno all'adozione dei futuri provvedimenti». Latina Editoriale Oggi 22 gennaio 2014

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