giovedì 26 dicembre 2013

variante perimetrazione discarica Borgo Montello ridotti i vincoli per impianto Tmb rimane solo la via giudiziaria in difesa di territorio ambiente e salute?

Lunedì 23, come previsto, il consiglio comunale di Latina, ha approvato a maggioranza la riduzione dei vincoli in favore della società Ecoambiente per costruire impianto Tmb nella discarica di Borgo Montello. Dopo una lunga discussione che ha confermato, per l'ennesima volta, tutti i dubbi del comitato dei cittadini sull'incapacità delle istituzioni di risolvere la questione rifiuti e sulla mancanza di un progetto e di una visione globale. Le accuse di incapacità e di mancanza di coerenza (tralasciando altre più forte tipiche di un dibattito politico dove in pochi hanno fatto bella figura) sono rimbalzate da una parte all'altra dei consiglieri nel consueto gioco delle parti tra destra (o pdl-forzaitalia-fratelli e parenti vari italiani, udc) ed ex centro sinistra (oggi pd quindi maggioranza nella regione Lazio come in Campidoglio e nella provincia romana che hanno deciso di conferire i loro rifiuti nella provincia pontina). Intanto è stato confermato che non c'è stato alcun inizio dei lavori dell'impianto di Tmb nella discarica di Borgo Montello. Quindi non si tratta dello "sbandierato accordo equo", nè di "atto dovuto". Le norme di salvaguardia di fatto hanno bloccato qualsiasi inizio dei lavori dal 28 dicembre 2012 data della delibera 169/2012 pubblicata nell'albo pretorio il 15 gennaio 2013 di perimetrazione della discarica con imposizione dei vincoli (secondo qualche definizione sentita in consiglio la "delibera degli alberelli di Cirilli"). Non è chiaro il motivo per il quale poi tale delibera sia stata depositata per le osservazioni solo il 30 luglio e fino al 31 agosto 2013. Come non è chiaro il motivo per la quale la determina di incarico del gruppo di lavoro che dovrà redigere la variante urbanistica dal giugno 2013 non sia mai stata resa efficace. Secondo le dichiarazioni dell'epoca di Sindaco e vice sindaco tale determina era fondamentale (vedere http://www.comune.latina.it/a-9815/arredo-urbano/borgo-montello-avviata-la-perimetrazione). Ovviamente tutte le eccezioni di legittimità sulla riduzione dei vincoli a favore dell'impianto di Tmb non sono state analizzate, nè alcuno ha voltuo in consiglio comunale entrare in merito.
(vedere http://pontiniaecologia.blogspot.it/2013/12/discarica-di-borgo-montello-domani.html). Sono state definite le questioni di legittimità "di lana caprina". Ancora una volta non si è voluto entrare nel merito dell'esigenza di far realizzare un impianto di Tmb, quando, in consiglio comunale, confermato da maggioranza e opposizione, quello di Aprilia della Rida sarebbe esuberante per le necessità provinciali. Per cui, ancora una volta, non si comprendono nè si spiegano le ragioni di favorire un impianto quando non ci sarebbe bisogno (secondo gli interventi in consiglio comunale), sembrerebbe quasi un voler favorire un'azienda piuttosto che un'altra. Nessuno poi è entrato nel merito della bontà del progetto di Tmb (per l'impianto di Roma dell'Ama è in corso la procedura di infrazione europea così come per la discarica di Borgo Montello), del rispetto delle distanze verso le abitazioni esistenti e verso la stessa via Monfalcone. Insomma ancora una volta nessuno ha parlato per conto dei numerosi cittadini di Borgo Montello, via Monfalcone e Borgo Bainsizza (gli unici presenti al consiglio comunale) nè sono stati esplicitati impegni, date e programma in favore dei cittadini che si volevano tutelare e risarcire. Numerose le accuse nei confronti della regione Lazio (che contrariamente a quanto dichiarato nella solita comunicazione farlocca non si è costituita parte civile nella causa di inquinamento delle falde ma solo presente come parte offesa) per le mancate risposte, chiarezza e confronto con provincia e comuni della provincia di Latina. Insomma dovrebbe trattarsi di bene comune, di risposte e politiche condivise per la tutela dei cittadini invece sembra una contesa tra sordi o forse semplicemente tra società più o meno apprezzate da questa o quella amministrazione mentre nessun ente, istituzione o politico ancora una volta sembra schierarsi dalla parte dei cittadini. Vista la mancanza di dialogo e ascolto da parte dei cittadini forse non rimane che la via giudiziaria

In sostanza, l’iniziativa adottata dall’amministrazione prevede la perimetrazione delle aree già adibite a discarica e la realizzazione di ristori per le popolazioni che vivono a ridosso della discarica, nonché la possibilità di usufruire, da parte di queste, di forme di compensazione per le proprietà che hanno subito una forte svalutazione. La norma prevede, inoltre, l’obbligo di realizzare una fascia di rispetto di almeno cento metri di larghezza di alberi a medio e alto fusto per qualunque progetto legato al conferimento e lavorazione di rifiuti. Questo consentirà anche di porre un freno ad eventuali provvedimenti in deroga per l’ampliamento della discarica, mentre la delibera consente di adottare strumenti di compensazione per i residenti nelle aree confinanti della discarica, che hanno visto, tra l’altro, crollare il valore dei immobili
“Con questa determina dirigenziale si concretizza l’iter da noi avviato per un pianificazione urbanistica del territorio intorno alla discarica di rifiuti di Borgo Montello, che negli ultimi trenta anni aveva invece visto solo provvedimenti emergenziali portando alla crescita a dismisura del sito – afferma l’assessore all’ambiente Fabrizio Cirilli - a suon di decreti firmati dalla Regione Lazio e sempre subiti passivamente dal Comune di Latina. Si tratta di uno strumento urbanistico che cerca di ridare dignità ad un territorio sino ad oggi trascurato e dare voce e strumenti alle famiglie residenti a ridosso della discarica, fortemente penalizzate".

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