sabato 21 dicembre 2013

RIFIUTI TOSSICI, L’ISTRUZIONE È L’ANTIDOTO CONTRO IL VELENO DEL MOLISE

Casacalenda. L’ISTRUZIONE E’ L’UNICO ANTIDOTO CONTRO IL VELENO DEL MOLISE.
E’ quanto ha detto ieri da Paolo De Chiara agli alunni dell’Omnicomprensivo di Casacalenda. Il giornalista, autore del libro “Il veleno del Molise”, che ha presentato nell’occasione, e dell’altra pubblicazione dal titolo “Lea Garofalo, il coraggio di dire no”pubblicato nel 2012, per Falco Editoresi distingue per il suo impegno nella Cultura della legalità nelle scuole. 


La mattinata comincia tra aspettative e tanta voglia di capire. L’aria che si respira nell’auditorium dell’Istituto De Gennaro è quella delle grandi occasioni. Si avverte, nonostante le tragiche e problematiche parole con le quali De Chiara descrive il Molise ed il suo nuovo inferno, un senso di speranza, di cambiamento, di rivalsa, che passa proprio attraverso l’istruzione, attraverso la scuola. 
“La nostra è una regione rimasta in omertà per trenta lunghi anni sull’ennesimo scandalo che ci ha coinvolto – dice l’autore - questa volta legato all’ambiente e alla mafia. Ed è una regione stanca di essere la preda di un serpente così velenoso”. De Chiara parla di“Decenni di silenzio su uno scarico immenso di rifiuti tossici”. E si parla di Venafro, Guglionesi e Campomarino come alcuni dei territori protagonisti dei numerosi interramenti e sversamenti di scorie nel sottosuolo molisano. 
Intanto ci chiediamo se erano indispensabili le dichiarazioni del pentito di camorra Carmine Schiavone per scoprire tutto questo. La sensazione è quella che tutti i problemi legati alla vicenda siano stati buttati sotto il tappeto, "un grosso tappeto per nascondere i tanti mali",come scrive De Chiara nel suo libro. Un libro che già sta riscuotendo successo, nelle scuole in particolare. Proprio i ragazzi, gli attuali studenti, sono per De Chiara il futuro della nostra terra, della nostra nazione, del nostro mondo.
"L’unico grande mezzo per combattere il male che ci accomuna, ieri come oggi, e come lo sarà domani, è solamente il sapere, la cultura, l’informarsi, aprire i propri occhi, le proprie orecchie, la propria mente - continua il giornalista - Loro hanno paura di chi sa, di chi conosce, di chi può smascherarli e rendere realmente questo mondo migliore. Partiamo dai piccoli gesti, come non gettare semplicemente la carta per terra, ed arriveremo presto a fare passi da veri giganti, da veri uomini". 
E’ quindi il momento di cambiare le cose, di iniziare a combattere. Perché la nostra terra non deve morire.
Michelangelo Romagnuolo, IV B
(redazione Skuolaliberatutti) 
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