giovedì 26 dicembre 2013

Le fonti rinnovabili possono dare energia stabile, lo dicono Siemens e Fraunhofer Institute

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Nel test Kombikraftwerk 2 80 MW di eolico, fotovoltaico e biogas sono gestiti in una smart grid per assicurare energia stabile agli utenti. Gli eccessi di produzione sono immagazzinati mediante pompaggi nei bacini idroelettrici.



Le fonti rinnovabili possono fornire energia in modo stabile e affidabile. Lo afferma uno studio compiuto da due grandi realtà della ricerca e della tecnologia quali Siemens e il Fraunhofer Institute che hanno dato vita al progetto Kombikraftwerk2, per la gestione intelligente delle fonti rinnovabili.
Il test ha coinvolto un parco rinnovabile da 80 MW composto da generatori eolici on shore e off shore, impianti fotovoltaici e a biogas. Il surplus di produzione elettrica viene immagazzinato mediante pompaggi in bacini idroelettrici per l’uso nelle ore notture o  poco ventose. In futuro l’energia extra potrà anche essere trasformata in e-gas, che andrà ad alimentare la rete del metano.
Rispetto al test Kombikraftwerk 1 di cinque anni fa è stata aumentata la scala del progetto da 20 a 80 MW ed è stata presa in considerazione non solo la stabilità dell’offerta elettrica, ma anche la stabilità della differenza di potenziale e della frequenza di output, che devono naturalmente mantenersi a 220 volt e  50 Hz per poter garantire il funzionamento di tutte nostre apparecchiature dalle più piccole alle più grandi. Gli impianti a biogas possono modulare la loro produzione per farefronte ai picchi di domanda.
Il video qui sotto (in inglese) mostra la visione di una Germania  (e perchè no? anche un Europa) che potrà funzionare al 100% con energia rinnovabile intorno alla metà del secolo. E’ la visione di un mondo sostenibile e in gran parte elettrico, con poca combustione e zero emissioni di CO2.
Probabilmente è l’ultima utopia che ci è rimasta; a differenza di altre visioni del passato, questa è però fondata su solide basi scientifiche. 

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