martedì 17 dicembre 2013

fari accesi sulla discarica di Borgo Montello Per la bonifica dei siti contaminati già stanziati 6,4 milioni di euro destinati al borgo

Latina Editoriale Oggi 17 dicembre 2013 Fari accesi su Montello Refrigeri: «Le indagini compiute finora non hanno rilevato rifiuti radioattivi» Una situazione complessa, in un territorio di grande pregio, da proteggere e bonificare. Questo il quadro sulla gestione dei rifiuti nel basso Lazio che hanno fatto, Gaia Pernarella (M5s), Enrico Forte (Pd), Giuseppe Simeone (Pdl) e Cristiana Avenali (Per il Lazio) introducendo l’audizione congiunta nelle commissioni I (sicurezza e lotta alla criminalità) e VI (ambiente) del Consiglio regionale del Lazio, presiedute rispettivamente da Baldassarre Favara (Per il Lazio) ed Enrico Panunzi (Pd). I consiglieri hanno ricordato le due risoluzioni presentate in Consiglio regionale sulla gestione rifiuti nel basso Lazio, in particolare sulla discarica di Borgo Montello e sull’interra - mento di materiali tossici. Dopo le dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone che ha raccontato di rifiuti tossici e radioattivi che sarebbero stati smaltiti nella zona dalla camorra – hanno spiegato i consiglieri - c’è molto allarme in tutta la zona. Non chiediamo che la Regione si sostituisca alla magistratura ma che vengano messe in atto tutte le attività di tutela della popolazione che sono nei nostri poteri, fatti tutti i controlli necessari e informata con puntualità la popolazione e avviata in tempi brevi la bonifica delle zone inquinate. Giuseppe Cangemi (Ncd) ha evidenziato la necessità di maggior programmazione nel settore e ha chiesto di fare un consiglio regionale straordinario. D’accordo anche Antonello Aurigemma (Pdl) che ha chiesto alla giunta un programma di interventi preciso e dotato di risorse certe. «Si tratta di un percorso complesso, che inizia negli anni ’70 – ha ricordato l’as sess ore all’Ambiente Fabio Refrigeri – il vero tema è capire il livello della qualità ambientale in tutto il basso Lazio e, in particolare, nella vallata dove c’è la discarica di Borgo Montello. Abbiamo cominciato facendo l’anagrafe dei siti da bonificare, per avere un quadro preciso e poi intervenire con una programmazione seria. In quest’area è stata già fatta la ricerca di eventuali fusti tossici nell’area della discarica e abbiamo chiesto maggiori informazioni alla magistratura che sta indagando. Abbiamo complessivamente a disposizione circa 10 milioni di euro per le bonifiche, di cui 6,4 milioni già stanziati per quest’area». Refrigeri, in conclusione, ha ribadito che le indagini svolte fino ad ora non hanno rilevato la presenza di rifiuti radioattivi negli invasi della discarica. «Al di là delle dichiarazioni di Schiavone – ha ribadito Pernarella – i risultati dei rilievi dell’Arpa dimostrano un elevato livello di inquinamento, in particolare delle acque del fiume Astura, inquinamento dannoso sia per la popolazione che per i prodotti agricoli. La Regione deve intervenire subito». Il presidente Panunzi ha ribadito «la necessità di fare chiarezza, fornendo dati certi, evitando ogni tipo di allarmismo, ma tutelando al tempo stesso i cittadini. Servono un’indagine epidemiologica e il monitoraggio continuo. Subito dopo la sessione di bilancio, metteremo in calendario un’audizione con l’Arpa e la Asl». «Se questa è la situazione – ha replicato Simeone – dobbiamo convocare immediatamente Arpa e Asl». D’accordo anche Cangemi: «Se questa fosse la verità l’assessore convochi subito i sindaci per vietare l’irriga - zione». L’assessore Refrigeri ha ribadito che la falda è monitorata dal 2005: «Il progetto di bonifica che stiamo mettendo in campo riguarda proprio la mitigazione della contaminazione dell’ac - qua».

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