martedì 17 dicembre 2013

E' QUESTA LA VERA REALTA' DEL MOLISE? Arpa Molise, la fabbrica dei misteri, laboratori fermi e soldi che non ci sono

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Lunedì 16 Dicembre 2013 21:45

Arpa Molise, la fabbrica dei misteri, laboratori fermi e soldi che non ci sono

Laboratori dell’ARPAM fermi per mancanza di fondi, la denuncia, parte da un documento interno e che pubblichiamo in esclusiva. In questo documento vengono descritti in maniera inquietante le motivazioni dello stallo dei laboratori dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente, che sta diventando sempre più un carrozzone politico che un ente strumentale deputato al controllo della qualità ambientale del Molise.
di Michele Mignogna


La Direzione Generale dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente non può acquistare i reagenti e altri materiali per il laboratorio analisi, tantomeno rinnovare o far riparare i macchinari rotti o datati. Questo è il contenuto di una Circolare interna che mette in evidenza lo stato di stallo totale dell’ARPA. Nonostante tutti gli addetti ai lavori lo sappiano, sia il Presidente della Regione, Paolo Frattura che l’Assessore all’Ambiente Vittorino Facciolla siano stati debitamente informati del dissesto organizzativo dell’Ente Strumentale regionale, inseriscono l’ARPAM nella task force per il controllo delle zone inquinate dalla camorra. La nostra attività di giornalismo “d’ inchiesta” è venuta in possesso di Documenti, che ribadiscono, in varie circostanze, la preoccupazione dei Dirigenti circa lo status quo. L’ultima così recita: “Nonostante le reiterate richieste inviate si deve evidenziare una situazione di fatto esistente – si legge nell’inquietante documento – che vede i laboratori del Dipartimento (di Campobasso) nell’impossibilità di eseguire qualsiasi analisi strumentale in campo ambientale”. Parole che pesano come macigni, se un’Agenzia deputata a fare controlli ambientali, nel Documento a firma del Direttore di Dipartimento, che per mancanza di attrezzature e reagenti, sia impervio poter eseguire analisi ambientali; dunque, i controlli sul territorio che senso hanno? E come mai, nonostante tutti, il segreto di pulcinella, ne siano a conoscenza, hanno addirittura, fiore all’occhiello tecnico-scientifico, inserito la stessa Agenzia nel gruppo di lavoro, la famosa task force, che dovrebbe fare i controlli sui rifiuti sversati dalla camorra in tutti questi anni? Ma soprattutto, i referti analitici che continuano ad essere emessi, come e in che modo verrebbero eseguiti? C’è chi sostiene ad Isernia. Misteri e miracoli molisani. Ma non è tutto, sempre nel documento interno si legge che almeno quattro strumenti, tra i più importanti, sono inutilizzati e non vengono riparati, determinandone di fatto il fermo, con tanto di cartellino, visibile a chiunque varchi la soglia dei Laboratori ambientali, circostanza dalla quale è partita la nostra inchiesta, che avvisa della non utilizzabilità degli stessi. L’estensore dei Documenti, compreso quello di cui stiamo parlando, il Direttore del Dipartimento dell’Agenzia, asserisce inoltre che: “si ritiene opportuno sottolineare che i fatti scritti non rappresentano certo un accadimento improvviso e inevitabile e non sono conseguenza di trascuratezza gestionale da parte di scrive”. Insomma chi scrive la missiva sostiene, carte alla mano, di aver sempre e tempestivamente avvisato la Direzione Generale, nella persona del dottor Quintino Pallante, di questa situazione, ricevendo per tutta risposta solo laconiche promesse in politichese e il solito “vediamo come fare”; ma nei fatti nessuno ha mosso un dito. Dunque appare chiaro che i trionfalistici proclami siano solo serviti per andare sui giornali e in televisione per poter sostenere che l’ARPAM ha sistemato i bilanci, che ha risparmiato danaro pubblico e quindi di aver raggiunto gli “obiettivi”, debitamente remunerati alla sua stessa persona, non tenendo conto che poi il raggiungimento degli obiettivi economici significasse sacrificare qualcosa, nel caso specifico, si eluderebbe il diritto dei molisani di sapere in che ambiente essi vivono. Ma, incalza a spron battuto il documento, in un crescendo rossiniano, infatti chi scrive avvisa i vertici dell’ARPAM che “il laboratorio oggi versa in una situazione di blocco totale e che probabilmente non potrà essere risolta in tempi brevi”, e udite udite, “ il fatto grave è che non si possono eseguire le dovute attività di controllo sulle matrici ambientali e in particolare sui siti inquinati, sui rifiuti e sull’aria, lo stesso vale per il controllo sulle acque”. Insomma lo scopo per cui abbiano istituito l’ARPA, non potrebbe portarlo a compimento, soprattutto, in un momento di forte emergenza sul fronte dei rifiuti, l’ARPA stessa ammetterebbe che non può eseguire i controlli poiché non si hanno i necessari mezzi a disposizione. Se così fosse, significherebbe l’ennesima presa in giro per i molisani che continuano a pagare le loro tasse anche per finanziare questi Servizi, si badi bene prelevati dal Fondo Sanità, lo stesso degli Ospedali, e che di fatto, non funzionerebbero, continuando a prenderci in giro dicendo che l’ARPA è impegnata sul fronte dei controlli dei rifiuti, ma con quali mezzi? Che senso avrebbe aver costruito una Cattedrale senza i Paramenti per celebrare Messa? Sono loro a dirlo, e soprattutto, chiudendo i laboratori a Termoli, relegando la stessa Sede in un capannone industriale quello di Campobasso, privo addirittura anche di riscaldamento, hanno risparmiato o stanno spendendo di più? Della necessaria immediatezza analitica di matrici ambientali, legate sopratutto alla salubrità del mare, cosa ne sarà la prossima estate? Qualcuno si degnerà di rispondere ai cittadini molisani di questa situazione? ARPA Molise è un “giocattolo politico” o un Ente deputato alla Prevenzione ambientale?Dulcis in fundo, perché non è stato nominato un Direttore Tecnico-Scientifico e un Direttore Amministrativo, con le modalità dettate dalla Legge istitutiva, e che già in precedenza abbiamo denunciato? A voler pensar male, a volte ci si “azzecca”, controllato e controllore corrispondono alle stesse persone? Se cosi fosse, urge un intervento immediato da parte delle Istituzioni deputate, ora, perché domani potrebbe essere troppo tardi.
www.michelemignogna.it 
http://www.mammesaluteambiente.it/web/index.php/notizie/327-e-questa-la-vera-realta-del-molise.html

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