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martedì 17 dicembre 2013
caso rifiuti Borgo Montello e Aprilia Durissimo attacco al Pd e alla Regione Lazio «Attaccano noi per nascondere l’ampliamento della discarica»
Latina Editoriale Oggi 16 dicembre 2013
La seconda parte della nota diffusa da Fabio
Altissimi, responsabile della Rida Ambiente
di Aprilia, prende in esame l’i n t e r ve n t o
del consigliere del Pd Vincenzo Giovannini che
avrebbe rilasciato «...inquietanti dichiarazioni
che, nella migliore delle ipotesi, possiamo attribuire
soltanto alla completa ignoranza dei dati
ufficiali. Il fabbisogno di trattamento, per rendere
autosufficiente il territorio pontino, è di gran
lunga superiore a quello riferito dal consigliere
Giovannini. Esistono, infatti, almeno altri dieci
impianti in ambito provinciale, essenziali nel
ciclo della raccolta differenziata dei rifiuti pontini,
i cui scarti sono oggi avviati nella discarica di
Borgo Montello, mentre dovrebbero essere avviati
al recupero energetico, previo trattamento, in
conformità alla normativa europea. La richiesta di
Rida Ambiente - all’approvazione del progetto di
ampliamento del sito e della quantità di rifiuti da
poter trattare - quindi è volta proprio a colmare
quel deficit di trattamento, che rappresenta il
differenziale mancante da 350 mila ton. a 409
mila ton. per raggiungere la piena autosufficienza
provinciale. Non ci sorprende, poi, che il consigliere
Giovannini continui a sbandierare il futuribile
impianto di trattamento di Borgo Montello,
autorizzato nel lontano 2009 e mai realizzato, la
cui autorizzazione è scaduta da oltre un anno e
mezzo. Soltanto limitando oggi con questo pretesto
la potenzialità di trattamento della Rida Ambiente
il Pd potrà avere domani l’alibi per ‘giusti -
fi c a r e ’ di fronte ai propri elettori, magari con una
nuova ‘e m e rg e n z a ’, il rinnovo dell'autorizzazione
della discarica di Borgo Montello, raggiungendo
con le nuove volumetrie un milione e mezzo di
metri cubi. Il Consigliere Giovannini, infatti, non
spiega dove andranno a finire i rifiuti pontini non
trattati nei prossimi tre/quattro anni, da qui alla
data di messa in esercizio del futuribile impianto
(ossia, presumibilmente proprio nella discarica di
Borgo Montello), e non spiega nemmeno chi e
come pagherà le sanzioni (alcune centinaia di
migliaia di euro al giorno) che la Commissione
europea comminerà all’Italia proprio a causa della
carenza di capacità di trattamento nella provincia
pontina fino al 2015 e oltre. Ma come aspettarsi
coerenza da una Regione, guidata da quello stesso
Pd, che, mentre ‘strombazza’ sui giornali la
propria costituzione di parte civile nel procedimento
penale contro i responsabili della discarica
di Borgo Montello per i ben noti e gravissimi fatti
di inquinamento, contemporaneamente, in maniera
molto più riservata, sta rilasciando agli stessi
soggetti l’autorizzazione per un mostruoso incremento
delle volumetrie di discarica nel medesimo
sito, prima ancora che si stabilisca se ciò sia
compatibile con la sua bonifica e che la magistratura
penale faccia chiarezza su una vicenda che
presenta molti e preoccupanti lati oscuri, come le
dichiarazioni estive del pentito di mafia Schiavone
hanno evidenziato. Insomma - conclude Altissimi
- è ormai chiaro che il Partito delle Discariche
utilizza come al solito il più vecchio dei trucchi da
illusionista: attaccare la Rida Ambiente per distogliere
l’attenzione del pubblico da un’operazione
che, altrimenti, il Pd non potrebbe seriamente far
digerire ai propri elettori e agli angosciati abitanti
di Borgo Montello in particolare».
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