giovedì 3 ottobre 2013

Questa sera consiglio comunale a Maenza I dubbi di Calvi sulla centrale biogas

Latina Oggi 3 ottobre 2013 DI MINA PICONE L a costruzione di una struttura industriale per Biomasse nel Comune di Maenza costituisce una violenza al territorio. Nessun dubbio su questo da parte del consigliere comunale di Prossedi, Maurizio Calvi, che parteciperà questa sera al consiglio comunale di Farneto, a Maenza, che registrerà anche gli apporti dei consiglieri comunali del comprensorio. Le eccezioni di Calvi fanno riferimento soprattutto alla regolarità della procedura. L’inse - diamento e la costruzione, proposti con una semplice Dia per l’esercizio di un impianto a biogas sotto i 200 kwp da una nota società nel Comune di Maenza, senza che fra l’al - tro l’amministrazione stessa non abbia richiesto i dovuti approfondimenti è da considerare una vera e propria aggressione al territorio in località Farneto, territorio ancora intatto dal punto di vista ambientale ricco di grande coltivazioni agricole, come testimonia l’intensità della presenza di migliaia di alberi di ulivo dove da secoli si molano le olive. Tale insediamento non è dunque assolutamente compatibile - per Calvi - sia perché tali strutture industriali producono fumi inquinanti, ma soprattutto perché sono impianti che richiedono materie prime per funzionare con assoggettamento del territorio alla percorrenza giornaliera di centinaia di camion. Come è noto la costruzione e l’eserci - zio degli impianti per la produzione di energia elettrica alimentata da fonti rinnovabili è soggetta al rilascio di una autorizzazione unica da parte dell’amministrazione competente, che nel caso di specie a seguito della legge regionale 18/2006 è la Provincia di Latina. La necessità dell’autoriz - zazione è prevista, per altro profilo riguardo alle immissione in atmosfera, dall’art. 296 del d.lgs. 152/2006; nel comma 14, con riferimento alle esenzioni dall’autorizza - zione, per la produzione di biogas ottenuto da impianti di recupero e trattamento di rifiuti autorizzati comunque con le procedure semplificate previste nella parte IV del d.lgs. medesimo. La stessa statuizione normativa è stata poi riaffermata dalla delibera della giunta regionale del Lazio 517 /2008 che prevede «la costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentata da fonte rinnovabile, nonché le relative opere ed infrastrutture connesse, sono soggetti all’autorizzazione unica prevista dall’art. 12 del d.lgs. 387/2003 ». Salvo poi aggiungere al II comma e in deroga a quanto stabilito nel I comma che «non necessitano dell’au - torizzazione unica gli impianti alimentati da fonte rinnovabile di seguito indicati e in particolare gli impianti alimentati da gas di scarico, gas residuati dai processi di depurazione a biogas fino a 250 kwp».

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