lunedì 21 ottobre 2013

Pontinia a proposito della centrale a biomasse...

La società Carlo Gavazzi Green Power presenta nel settembre 2003 il progetto per l'impianto di incenerimento, centrale a biomasse da 20 MW nella zona industriale di Mazzocchio nel comune di Pontinia, da ottenere bruciando 270 mila tonnellate annue. Il progetto otteneva alcuni pareri favorevoli di massima dal comune di Pontinia (Sindaco Mochi giunta di destra), dall'Asl e dall'Agenzia delle Dogane. Il progetto prevede l'investimento di 60 milioni di € e l'assunzione di 34 persone. Il parere favorevole ai fini antincendio è stato rilasciato dal comando dei Vigili del Fuoco il 31.8.2006 (non sappiamo a quale ragione sociale) quando vigeva la precedente normativa superata dall'attuale DPR 151/2011. L'ing. Cicerone Giancarlo (Pontinia Rinnovabili srl) il 26.3.2007 in un convegno della Confindustria del 26 marzo 2007, parla anche della centrale diBando D'Argenta (simile a quella di Mazzocchio): dimensione esagerate, Crotone, Bando D'argenta, Stromboli, non si è partiti nel modo corretto visto che non ci si è basati sui combustibili disponibili
Secondo l'ing. Cicerone, in base alla produzione tipica italiana, afferma che in base alla produzione di biomassa, le varie regioni italiane (ogni regione) può sostenere (combustibili da biomasse
solidi) potrebbero alimentare una centrale che va dai 20 ai 40 Megawatt. Cicerone inoltre affermava che a loro non conveniva utlizzare la biomassa locale ma prendere quella proveniente dal sud America con le navi. Non lo spiega e non si capisce se si fa riferimento al legname tagliato illegalmente nella foresta amazzonica. Il 27.4.2007 veniva presentata dalla società Pontinia Rinnovabili srl (che subentrava nel progetto alla Carlo Gavazzi Green Power) la richiesta di AIA (autorizzazione integrata ambientale). La Pontinia Rinnovabili costituita nel 2003, è una srl, con sede in Milano costituita da una serie di società dell'Emilia, con unico socio, la Gema 96 srl che ha acquistato le quote nel 2008, ha capitale sociale di 15 mila €, ciò significa che in caso di danni, grandi incidenti, mancata dismissione dell'impianto rischia di dover pagare il solo capitale sociale. Il 13.6.2007 la provincia di Latina dava comunicazione del procedimento di rilascio dell'AIA. Il 2.8.2007 viene fissata la conferenza dei servizi. Visto l'inaspettato numero, qualità e la relativa documentazione qualificata inviata da cittadini e associazioni cui non avrebbe fatto in tempo a rispondere la Provincia rinvia al 30.8.2007 dove la stessa Provincia respinge il progetto al mittente per una serie di errori e incongruenze. Ripresentato il progetto continua a evidenziare una lunga serie di errori già censurati dalla Provincia di Latina. delibera del consiglio comunale di Pontinia contraria al progetto della centrale a biomasse n. 50 del 10/09/2007; La Pontinia Rinnovabili chiedeva il 5/11/2007 alla Regione Lazio il parere di assoggettabilità dell'impianto alla VIA (valutazione di impatto ambientale).La Regione Lazio esprimeva il 19.11.2008 il parere di non assoggettabilità alla VIA anche perchè l'impatto ambientale veniva confrontato con quello di 3 comuni inesistenti: “sono stati inoltre considerati anche i dati di fondo relativi a 3 comuni della zona (Sonnino Scalo, Codarda e Fossanova) comprensivi di una stima del contributo della centrale...”. Il 27.01.2009 nella conferenza conclusiva presso la Provincia di Latina per l'esame dell'AIA il sindaco del comune di Pontinia nella qualità di massimo responsabile della salute pubblica (testo unico in materia di salute ART. 216-217 rd n. 1265/1934) esprime parere contrario in quanto in base all'Arpa della Regione Emilia Romagna le emissioni della centrale abiomasse (a parità di potenza) superiori a quelle a ciclo combinato. Il progetto presentato aumenta in modo notevole il traffico pesante e conseguenti emissioni. Il Sindaco esprime contrario per motivi di precauzione sanitaria evidenziando che la popolazione femminile di Pontinia è colpita dalla più alta percentuale di malattie dell'apparato respiratorio della provincia, mentre l'insieme dei comuni Latina-Pontinia-Sermoneta ha la più alta percentuale della stessa malattia nella popolazione maschile, in base al registro tumori sintesi Asl anni 98-2002, registro tumori popolazione Latina anni 90-2003, studio Agenzia sanità pubblica regione Lazio “differenze mortalità geografiche nei comuni del Lazio”. Secondo il parere del febbraio 2009 primario oncologo dell'ISTGE di Genova dottor Federico Valerio, citando dati scientifici e bibliografia le centrali a biomasse sono responsabili di vari tumori per le emissioni di vari cancerogeni. Tra questi gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), diossine, furani, metalli pesanti, ossidi di azoto, polveri sottili PM 1O e 2,5. Secondo la comunità europea, a parità di potenza, sono più dannose le centrali a biomasse di quelle delle centrali a carbone che in Italia sono responsabili di oltre 1 morte al giorno. La provincia diLatina, in conseguenza del parere negativo del comune di Pontinia con nota prot. n. 7843 del 5 febbraio 2009 trasmette la procedura AIA, alla Segreteria della Conferenza permanente per i Rapporti Stato - Regione per le determinazioni di competenza. Il 7 maggio nella conferenza unificata presso la segreteria della presidenza del consiglio dei ministri il comune di Pontinia
conferma il parere negativo espresso il 27 gennaio 2009, la Provincia di Latina conferma la validità della procedura, l'ANCI sostiene e conforta la decisione del comune di Pontinia e così il presidente
della commissione trasmette la medesima procedura. Il presidente della commissione nella stessa seduta informa di aver chiesto e ricevuto 2 pareri del Consiglio di Stato che confermano la validità del parere del Comune di Pontinia e della procedura della Provincia di Latina. Assenti Regione
Lazio e Ministero per la salute la decisione viene rinviata alla conferenza unificata che viene convocata senza esito il 21 maggio, quindi l’11 giugno, poi il 29 luglio e il 29 ottobre. Arriva la sentenza del TAR di Latina del 14 settembre 2009 n. 200900819 che respinge il ricorso della ditta proponente la Pontinia Rinnovabili compresa la richiesta di danni e conferma la validità del parere del comune di Pontinia e della procedura seguita dalla Provincia di Latina. A metà novembre la società proponente notifica il ricorso contro la sentenza del TAR di Latina del 14 settembre 2009 n. 200900819, al Consiglio di Stato ma non ha mai chiesto la fissazione dell'udienza. Con deliberazione n. 81 del CDA del Consorzio per lo Sviluppo Industriale dell'area Roma Latina viene comunicato a Pontinia Rinnovabili e Comune di Pontinia la decadenza dell'assegnazione del lotto alla Pontinia Rinnovabili di cui alla deliberazione del CdA n. 82/2007. Il 30.11.12 la ASL di Latina, rispetto al precedente parere afferma “... riducendo i limiti di emissione...si riduce la misura dell'associazione tra sostanze inquinanti ed effetti sulla salute e il rischio per la popolazione esposta... lo scrivente servizio, sulla base del principio di precauzione e in un'ottica di prevenzione primaria... non potrà che condividere ...prescrizioni finalizzate alla riduzione e/o eliminazione di ogni potenziale rischio per la popolazione esposta”. Il 13.12.12 si tiene la conferenza dei servizi presso la Regione Lazio dove il rappresentante della società Terna spiega che la nota del 26.11.2012 rappresenta la soluzione tecnica minima generale ma non costituisce nessun parere al progetto dell'elettrodotto che ancora non risulta presentato da Pontinia Rinnovabili.

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