mercoledì 7 agosto 2013

caos rifiuti provincia di Latina tra Rida - Saf - Borgo Montello avremo la differenziata o ci continuiamo a prendere in giro?

Tanto per cambiare sul tema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, in questi giorni, anziché puntare alla risoluzione del problema sembra si alimenti ulteriore confusione alla ricerca forse di nuove emergenze. La storia si ripete ciclicamente dagli '80, tra decreti, decisioni al di fuori della legge, delle regole, delle norme. Non è certo una soddisfazione (per cittadini, associazioni, comitati, ambientalisti verdi) affermare ancora una volta che era tutto previsto. La soluzione semplice ed immediata sta nella raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, nella riduzione, riuso e riciclo. Ma sembrerebbe che dirigenti e amministratori la soluzione non la vogliano trovare o cercare. Se oggi la raccolta differenziata in provincia è ferma a circa il 30% non ci vuole un esperto a capire che se venisse rispettata la legge che obbliga (dal 31 dicembre 2012) i comuni a rggiungere il 65% la quantità di rifiuti da mandare agli impianti di trattamento (e poi nelle discariche) sarebbe ridotta di oltre la metà. Tutti sappiamo che solo con la differenziata (e riduzione, riuso e riciclo) si può pensare di risolvere il problema che altrimenti, in tutti gli altri modi, viene solo spostata nel tempo e rinviata. Non è nemmeno una soddisfazione sapere che la procura di Latina sta indagando quei comuni che, oltre a non fare la differenziata, non inviano nemmeno i rifiuti al trattamento (che però dovrebbe riguardare solo la parte non differenziata eccedente il 65%) proprio come denunciamo da anni. Né ci rallegra sapere quello che denunciamo inascoltati e che il Procuratore Miliano ha semplificato in un dibattimento “in discarica (a Borgo Montello ndr) entra di tutto e nessuno controlla”. Stando alla lettura dei giornali, il Prefetto avrebbe invitato gli enti locali e di controllo (cioè coloro che a seconda dei ruoli o non sanno amministrare attuando la differenziata o non sanno controllare se non abbiamo compreso male quanto attribuito al Procuratore Miliano ovviamente) a trovare una soluzione entro 48 ore. Sempre se non abbiamo compreso male sarebbe una soluzione o illegittima (impianti che trattano o ricevono rifiuti in quantitativo o in modalità non consentita dalle norme) oppure portando i rifiuti fuori provincia (lo consentono i rispettivi piani provinciali e/o regionali?), comunque nella classica lotta tra poveri cioè tra cittadini che ancora una volta devono subire l'inefficienza di una classe politica e dirigente degli ultimi 30 anni. Non sappiamo se ha ragione Cirilli (le istituzioni hanno abbandonato Montello per oltre 10 anni) o Stefanelli (persi 10 anni sul problema rifiuti) certo loro quali assessori all'ambiente del comune e della provincia di Latina sono esperti del settore. Così come l'ArpaLazio certifica inquinamento diffuso dal 2005 nell'area di Borgo Montello. E' ovvio che se non si attua la differenziata gli amministratori e i dirigenti ci stanno solo prendendo in giro, ancora una volta. Se non viene prodotto un piano serio entro la fine di agosto per arrivare ovunque al 65% si sta solo pensando ancora dove inquinare, devastare, ammorbare o chi punire con la perdita di valore degli immobili (e della dignità della vita) i cittadini che confinano con questo o quell'impianto. E tra scandali da Minturno a Ponza, tra diffide e sequestri (compostaggio della Sep a Mazzocchio), proteste dei residenti (Kyklos) o l'ultradecennale questione discarica Borgo Montello, dopo il rinvenimento record di fusti a Mazzocchio la storia e la cronaca non inducono certo ottimismo. Insomma avremo finalmente una risposta seria degna di un paese civile, cioè la differenziata oppure continueremo a prenderci in giro.   Massimo rispetto e ringraziamento per le istituzioni e per chi si è fatto promotore di trovare una soluzione, speriamo che anche i “convocati” abbiano, una volta tanto, la stessa volontà e lo stesso obiettivo
 

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