lunedì 5 agosto 2013

anche il professor Tamino contro art. 14 legge rifiuti zero

PROF. TAMINO SU PROPOSTA DI LEGGE RIFIUTI ZERO – ART. 14 Intervento presso la Facoltà di Fisica dell’Università La Sapienza di Roma Martedì 7 maggio 2013

Breve commento su immissione di biometano in rete
Si fa la purificazione e si ottiene una concentrazione dell’ordine del 90%, ma anche il metano non esiste. Quando noi parliamo di metano, in realtà è gas naturale, che ha un’altissima percentuale di gas naturale più altre cose. Quindi la purificazione si può fare. Il problema è se ha un senso. C’è comunque un problema di consumo di energia. Come ho usato l’energia per la purificazione? E dove sono andate le emissioni dell’energia usata per la purificazione? Quanto è il rendimento energetico reale, tolta l’energia consumata? Cioè, più purifico più consumo energia, e meno è rilevante il bilancio energetico. Quindi va considerato tutto questo, ma non basta
NEL FILMATO dal minuto 10:00
Quando mi hanno chiesto se firmavo quella legge, ho detto: io, sul fatto che si tolgano gli incentivi sono perfettamente d’accordo, però se rimane l’Art. 14, che è estraneo al resto della leggee se è estraneo è strano che sia stato messo, e gliel’ho detto a coloro che l’hanno scritta questa legge – perché gli ho detto: se io voglio avere obiettivi rifiuti Zero, parlo di una legge solo per questioni che riguardano i rifiuti, non metto un Art. 14 – che al di là delle intenzioni buone o non buone – ha come risultato il fatto di incentivare la produzione dei rifiuti, perché se io, attraverso l’immissione in rete non brucio sul posto – è vero, non inquino sostanzialmente, sostituendo il gas metano con gas di recupero da discarica, da biogas ecc., non inquino di più perché l’ho sostituito, ma incentivo la produzione di rifiuti.
Tolgo l’incentivo alla combustione, ma ho l’incentivo alla messa in rete.
Allora non si può parlare di Rifiuti Zero e avere un articolo che crea il motivo di incentivare la produzione di rifiuti. Questo è il motivo per il quale ho detto che non lo firmo. Siccome è una legge d’iniziativa popolare – abbiamo un’esperienza trentennale, quarantennale. Ricordo che quando è cominciata inizi anni ‘70’, credo, non so quante proposte di legge d’iniziativa popolare sono state presentate. Io ne avrò proposte e firmate non so quante, nessuna è andata in discussione nei due rami del parlamento. Allora, sappiamo che ha un valore simbolico, e se ha un valore simbolico perché devo metterci dentro delle cose che non c’entrano?   

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