lunedì 22 luglio 2013

Pontinia come recuperare capannoni e stabilimenti al posto centri commerciali e macchinette mangiasoldi

Ecco un esempio di come recuperare le tante fabbriche dismesse del territorio comunale. Mentre la politica e la classe "dirigente" ci prende in giro con progetti irrealizzabili non certo per colpa della crisi, quanto per la mancanza di uno studio serio del territorio, delle sue capacità, emergenze, potenzialità, esigenze, spetta sempre ai cittadini, alle associazioni a chi ha idee fare la vera politica. Ci vuole quel coraggio e quella progettualità che una classe politica da un lato a fine carriera, dall'altra di perpetuazione familistica di affari e interessi non potrà mai avere. Le risposte non possono certo arrivare dall'alto, là dove corruzioni e incapacità riescono solo a rinviare i problemi per allungare l'agonia. Bisogna mettersi in gioco superando i lacci imposti dagli arricchiti di paese che vorrebbero mantenere uno status quo di morte apparente dell'economia. Fabbrica occupata riconvertita al terziario. Gli ex operai: “Così ci rimettiamo in gioco” http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/07/21/fabbrica-occupata-riconvertita-al-terziario-ex-operai-cosi-ci-rimettiamo-in-gioco/240223/ Riconvertire la fabbrica in cui si è lavorato per una vita in nuove attività economiche. Con questo intento i 33 operai in cassa integrazione della ex Rsi (Rail Service Italia), che forniva manutenzione ai treni notte, hanno deciso un anno fa di occupare lo stabilimento. Quattro ettari a due passi dalla stazione Tiburtina di Roma sono quindi diventate “Officine Zero”. “Assieme a precari, disoccupati e studenti – spiega Emiliano Angelè, ex operaio – abbiamo pensato di utilizzare questo posto per reinventarci un lavoro”. Dal laboratorio per il riuso di apparecchiature elettroniche al riutilizzo della vecchia tappezzeria, da spazi di co-working nei vecchi uffici a uno studentato in quella che era la casa del direttore della fabbrica per fuorisede messi alle strette dal caro affitti. “Ci stiamo rimettendo in gioco alla soglia dei cinquanta anni”, spiegano. “Abbiamo richiesto al curatore fallimentare la custodia di questa area”, dice Lorenzo Sansonetti del comitato dell’occupazione. “Aspettiamo la legalizzazione dell’occupazione – concludono gli operai – per poter partire a pieno regime con il progetto complessivo e quindi avere un ritorno economico” di Annalisa Ausilio 21 luglio 2013 Fabbrica occupata riconvert

Nessun commento:

Posta un commento