(23.07.13) Ecco una notizia che i marchettari del biogas non daranno di certo ma che suona proprio come una bella notizia. Non solo in sé ma come segnale che il boom del biogas teutoniuco, alla cui scia si è messa la lobby italiana, è in declino. Basterebbe chiedersi perché la Francia non sia mai cascata nella trappola del biogas per porsi qualche interrogativo. Ma perché dopo i teutonici (che non le imbroccano tutte) al mondo i maggiori biogassisti sono gli italiani (gli speculatori, non i sudditi che subiscono, ovviamente). La Francia che ha robuste filiere agricole (e quindi montagne di "scarti") non ci pensa nemmeno. Perché in Francia la lobby del biogas non attecchisce? Per la ragione che in Francia l'agricoltura ha un peso politico, fa sentire una rapperentanza politica autonoma. In Italia non esiste una rappresentanza agricola ma solo organizzazioni storicamente succubi degli interessi industriali.
Ma torniamo alla Germania. Il centro di ricerche sul biogas di Güssing ha rappresentato in punto di riferimento per anni per la ricerca biuogassista. Ora si ritrova con un buco di bilancio di 6 milioni di euro. Mica noccioline! Continuerà in amministrazione controllata la produzione di energia elettrica termica e i 9 dipendenti per il momento restano al loro posto ma sono state annullati tutti i finanziamenti della ricerca. Il bagno di Güssing mette in difficoltà alcuni enti pubblici territoriali che erano esposti con la Centrale sperimentale e che non vedranno indietro che il 30% dei loro crediti. Un fallimento bello e buono che speriamo (noi gufiamo per bene) che segni l'inizio del Crepuscolo degli Dei del biogas. Che contribuisca a mettere qualche pulce nell'orecchio alla politica italiana cui la lobby biogassista tenta di strappare un rinnovo della politica di incentivi con il bluff del biometano e con la più concreta ma cupa prospettiva dell'uso generalizzato dei rifiuti. http://sgonfiailbiogas.blogspot.it/2013/07/buco-di-6-milioni-in-germania-per-la.html
Nessun commento:
Posta un commento