martedì 18 giugno 2013

nucleare Borgo Sabotino operazioni di bonifica tavolo trasparenza Sogin

L’esponente della Pisana punta ad accelerare le operazioni di bonifica delle ex centrali del Lazio «Smantellate l’impianto Sogin» Avenali: Refrigeri intervenga per dismettere l’ex sito nucleare di Sabotino Spunta l’ipotesi di un tavolo per la trasparenza sul modello Campania UNA mozione per chiedere im- pegni concreti all’assessore re- gionale all’ambiente Fabio Re- frigeri sull’istituzione di un tavo- lo di confronto, trasparenza e partecipazione sulle attività di messa in sicurezza dei materiali e dei siti nucleari, sull’ i m p i eg o di sorgenti di radiazione e sul trasporto di materie radioattive. A due anni dalla vittoria del referendum abrogativo sul nu- cleare in Italia, la consigliera re- gionale del gruppo «Per il La- zio» Cristiana Avenali chiede senza mezzi termini lo smantel- lamento definitivo della ex cen- trale centrale nucleare di Borgo Sabotino. Benché dismessa dall’87, i dati diffusi da Legam- biente nella sua attività di monitoraggio e raccolti nel dossier «I problemi irrisolti del nucleare a ve n t ’anni dal referendum», testi- moniano la fondatezza delle per- plessità sull’ex sito atomico pon- tino manifestate dall’esponente di maggioranza del Consiglio re- gionale. In quel dossier sono in- fatti snocciolati uno dopo l’altro i numeri sui quali sarebbe oppor- tuno un supplemento di riflessio- ne. Secondo Legambiente, infat- ti, sono 1.425 le tonnellate di combustibile scaricato dal reat- tore della centrale di Borgo Sa- botino a Latina, scorie ora in Inghilterra per il ritrattamento, ai quali si aggiungono altri 950 me- tri cubi di rifiuti radioattivi che sarebbero stoccati ancora nel si- to del capoluogo. «Nonostante la vittoria di ben due referendum, nel 1987 e nel 2011, la situazione delle ex cen- trali nucleari nella nostra Regio- ne, soprattutto per Borgo Saboti- no, è rimasta sostanzialmente in- variata - taglia corto la Avenali - Ad oggi, ciò che è avvenuto per la centrale in provincia di Latina è stata la demolizione parziale e la messa in sicurezza delle strut- ture interne degli edifici turbine, diesel e sala sof- fianti est, delle c on do tt e d e l l’e d i fic i o reattore, del si- stema di movi- mentazione e caricamento del c o mbu s t i bi l e n e l l’e d i fic i o reattore e del pontile della centrale, oltre allo smantella- mento dell’edi - ficio turbine del- la centrale. Così come si è inizia- ta la costruzione degli impianti di trattamento e ri- processamento delle scorie da parte di Sogin. Quello che oggi viene chiesto proprio in occasio- ne del secondo anniversario del- la vittoria al Referendum - ag- giunge - è di accelerare puntando alla massima sicurezza attraver- so un percorso trasparente di par- tecipazione delle comunità loca- li. Per uscire definitivamente dal medioevo nucleare e mettendo una parola fine, per quanto pos- sibile, alle pesanti eredità che una tecnologia così pericolosa rischia di lasciare a noi ed alle generazioni che verranno». Valerio Sordilli http://latina-oggi.it/public/newspaper/read/hash/ab8b67f2ad04113f3036018428cab700

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