sabato 8 giugno 2013

Fermiamo la centrale a biogas a Gallicano nel Lazio

• Con il termine biogas si intende una miscela di vari tipi di gas (per la maggior parte metano, dal 50 al 80%) prodotto dalla fermentazione batterica in anaerobiosi (assenza di ossigeno) dei residui organici provenienti da rifiuti, vegetali in decomposizione, carcasse in putrescenza, liquami zootecnici o fanghi di depurazione, scarti dell’agro-industria. L’intero processo vede la decomposizione del materiale organico da parte di alcuni tipi di batteri, producendo anidride carbonica, idrogeno molecolare e metano (metanizzazione dei composti organici). Il gas prodotto in questo processo (biogas) può essere quindi utilizzato per la combustione in caldaie da riscaldamento o per produrre energia elettrica e/o calore • Perché vengono fatte le centrali da privati? Incentivi elevatissimi per 15 anni (0,28 euro/kw) Svantaggi: • A lungo andare, l’uso dei fertilizzanti prodotti dall’impianto, in prospettiva sempre più sottoposti a processi di abbattimento di azoto e di fosforo, condurrà ad apportare al terreno un materiale in cui alcuni elementi si concentrano eccessivamente con compromissione della fertilità e persino con possibili effetti tossici sulle piante e perdita del prezioso humus del terreno. • Problema legato ai cattivi odori emessi dalla fermentazione dei vegetali e/o dal liquame associato e/o dalle eco-balle • Spostamento di 68 veicoli di rifiuti e/o liquami ogni giorno (20.400 in un anno circa) nei dintorni della zona con conseguente aumento dell’inquinamento. • Un ulteriore e preoccupante svantaggio emerso negli ultimi anni, ma noto sin dalla fine degli anni ’90, è che i digestori non riescono a neutralizzare completamente i batteri presenti, in particolare i “clostridi” che sono batteri termoresistenti (a questa famiglia appartengono i batteri che provocano botulismo e tetano). Questi batteri sono presenti nel “digestato”, cioè nello scarto dei digestori che viene successivamente smaltito nei terreni come fertilizzante. • In Germania alcuni ricercatori affermano che l’epidemia di Escherichia coli che ha colpito la Germania nell’estate del 2011 causando 18 morti e le migliaia di casi di botulismo osservato negli animali tra l’estate del 2011 e l’inizio del 2012 sono stati causati dalla presenza delle centrali a biogas. Perché ci opponiamo: • L’area interessata risulta paesaggio agrario di rilevante valore • L’area interessata rientra nell’ambito vincolato come “Area identitaria dell’Agro Tiburtino-Prenestino” (PTPR tavola B) e parco archeologico e culturale (PTPR tavola C) • L’area è attraversata dal percorso panoramico storico della Via Prenestina Antica. • L’area si trova in zona di salvaguardia delle sorgenti Acqua Vergine, Torre Angela, Finocchio, Pantano Borghese. • L’agricoltura, i capi di bestiame e di conseguenza noi cittadini potremmo essere avvelenati. • Perché secondo le linee guida per l’approvazione di tali impianti non bisogna essere in prossimità di zone con certificazione BIO, DOC, DOCG, ecc.. • Perché l’area interessata è prossima a rilevanti scoperte archeologiche di età romana e pre-romana (ponte sodo, fosso di Passerano, necropoli di Corcolle). • Perché temiamo che l’impianto, sorgendo sulla tenuta di Passerano, in futuro possa diventare luogo di stoccaggio di rifiuti alimentari e agricoli per alimentare la centrale con la possibilità di un eventuale altro ampliamento. • Considerando la ricerca di siti e discariche da parte della Regione Lazio e della Provincia di Roma, per gli abitanti della zona e dei Comuni limitrofi si potrebbero prevedere notevoli disagi. • Creare un precedente può trasformare irrimediabilmente il territorio ed i comuni limitrofi. http://www.avaaz.org/it/petition/Fermiamo_la_centrale_a_biogas_a_Gallicano_nel_Lazio/?tyJxJbb

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