I
CITTADINI CONTRO LE MAFIE E LA CORRUZIONEWeb:
www.icittadini.it
Mail: info@icittadini.it
Info: 39-3925602814
Codice
Fiscale 91093690591 Sede legale provvisoria Latina,via della Stazione
snc. 04013
Sede
nazionale Roma Via Sirte 7
COMUNICATO
STAMPA
Tra
Latina , Nettuno ed Aprilia il far west.
Il territorio compreso
tra i comuni di Latina e Nettuno è da anni considerato una sorta di
terra di nessuno. Questo il giudizio che si legge in una nota a firma
di Antonio Turri, presidente dell’associazione I CITTADINI CONTRO
LE MAFIE E LA CORRUZIONE. Si sono stabiliti tra le località di Borgo
Montello, Le Ferreiere e lo stesso comune di Nettuno vere e proprie
colonie di famiglie criminali riconducibili a più o meno noti clan
della camorra campana o della ‘ndrangheta calabrese. Tutta l’area
confina, tra l’altro, con il comune di Aprilia, altra zona
fortemente colonizzata da pericolosissimi clan siciliani e calabresi
,alcuni dei quali di spessore criminale internazionale. L’area è
interessata,altresi, stabilmente da gruppi criminali di origine
albanese e rumena e nigeriana, particolarmente attivi nel settore
dello sfruttamento della prostituzione e della tratta degli esseri
umani, quest’ ultima, continua Turri, esercitata alla luce del
sole o della luna in particolare lungo la strada pontina e la
nettunense.L’ennesimo tentato omicidio ai danni di un agricoltore
delle Ferriere è solo la punta dell’iceberg di una situazione
fortemente compromessa e degradata dal punto di vista della sicurezza
dei Cittadini.
Per questo
motivo,l’associazione I CITTADINI CONTRO LE MAFIE E LA CORRUZIONE
chiede ai Prefetti di Roma e Latina di convocare un comitato
congiunto dell’ordine e della sicurezza pubblica che fuori da ogni
logica di ottimistica analisi prenda atto della situazione ed avvii
concrete azioni di controllo del territorio e di repressione dei
fenomeni delinquenziali che sommate ad auspicabili accurate indagini
patrimoniali nei confronti dei noti singoli e gruppi criminali
possano far tornare nei limiti della norma la situazione che, come
dimostra l’ultima vicenda di sangue, non puo’ essere minimizzata.
Non si puo’ continuare,conclude Turri, a far finta che le
prostitute non siano numerose ed organizzate lungo le vie della zona,
che il traffico delle sostanze stupefacenti sia tra i più
consistenti della Regione e che mafiosi italiani o stranieri operino
da troppi anni nell’area.
Uff. stampa
Nessun commento:
Posta un commento