venerdì 10 maggio 2013

discariche di Borgo Montello inquinamento e puzze prigionieri in casa propria


In questi giorni forti e terrificanti emissioni odorigene nell'area della discarica di Borgo Montello che impediscono ai residenti della zona di respirare oppure di effettuare lavori di qualsiasi natura all'aria aperta. Prigionieri in casa propria e questa è una vera e propria violenza privata. Attacco alla salute e alla libertà individuale oltre che forte riduzione di valore della proprietà. Insomma quanto più di incostituzionale ci possa essere. Inutile chiamare gli enti di controllo, l'intervento, quando arriva, non è mai immediato. E comunque non porta certo a nulla. Insomma è la solita terra di nessuno dove, come dice l'assessore all'ambiente del comune di Latina e vice sindaco Fabrizio Cirilli, le istituzioni sono state assenti per 10 anni. “Arrivano i nostri” nel senso dei liberatori dalle oppressioni, dal ripristino della giustizia è un epilogo che accadeva solo in qualche film americano. Non succede certo a Latina o peggio a Borgo Montello. Quando si analizzano progetti speculativi che di interesse pubblico non hanno nulla, come le centrali a turbogas, biomasse e biogas, i favorevoli (quasi sempre interessati) dicono: non si può fare il processo alle intenzioni e comunque poi ci sono gli enti di controllo... già quali? Quelli che avrebbero dovuto impedire lo scempio di 40 anni di ogni tipo di inquinamento nella discarica (falde, acque dell'Astura, aria, terreno, fusti tossici, forse radioattivi, rifiuti speciali, industriali), quelli che dovevano obbligare alla bonifica? Quelli che dovevano verificare quelle centrali che non hanno nemmeno il certificato di prevenzione incendi? Quelle che non hanno i controlli in ordine e che ricevono diffide su diffide? Quelli che chiedono le autorizzazioni per opere e impianti già effettuate? Tornando alla discarica e agli odori pestilenziali cosa devono fare i cittadini per fermare questa violenza? Legarsi al palo o ai cancelli? Impedire l'accesso dei camion che conferiscono il fuorilegge “tal quale”? Chiedere che la sera al termine della giornata di lavoro vengano coperti i cumuli fuorilegge di rifiuti del tal quale che rimangono all'aria aperta pestilenziale? E contro la vista terrificante di migliaia di gabbiano come difendersi? Che ci sia un danno evidente alle proprietà lo riconoscono l'ArpaLazio certificando dal 2005 il diffuso inquinamento. Lo ribadisce il Tribunale di Latina che ammette nella costituzione a giudizio 11 cittadini danneggiati dall'inquinamento e dalla mancata bonifica, ammessa da tutte le parti in causa. Lo riconosce e lo certifica il comune di Latina che con una meritoria delibera del consiglio comunale del 28 dicembre 2012 all'unanimità ha dichiarato l'impegno da un lato a impedire l'ampliamento della discarica, dall'altra di risarcire i cittadini danneggiati. Intanto però i cittadini sono costretti a convivere con la puzza esasperante nel silenzio, tanto per cambiare, dei controllori. Spariti tutti i “comitati dei cittadini”, evaporati come neve al sole, con la stessa velocità che si erano costituiti. Spenti i riflettori scappati tutti. Tornando alle puzze nauseabonde della discarica con l'arrivo del caldo saranno più forti così come peggiore sarà la servitù dei residenti che non potranno certo aprire le finestre per il refrigerio dal caldo per non morire asfissiati. 

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