In
questi giorni forti e terrificanti emissioni odorigene nell'area
della discarica di Borgo Montello che impediscono ai residenti della
zona di respirare oppure di effettuare lavori di qualsiasi natura
all'aria aperta. Prigionieri in casa propria e questa è una vera e
propria violenza privata. Attacco alla salute e alla libertà
individuale oltre che forte riduzione di valore della proprietà.
Insomma quanto più di incostituzionale ci possa essere. Inutile
chiamare gli enti di controllo, l'intervento, quando arriva, non è
mai immediato. E comunque non porta certo a nulla. Insomma è la
solita terra di nessuno dove, come dice l'assessore all'ambiente del
comune di Latina e vice sindaco Fabrizio Cirilli, le istituzioni sono
state assenti per 10 anni. “Arrivano i nostri” nel senso dei
liberatori dalle oppressioni, dal ripristino della giustizia è un
epilogo che accadeva solo in qualche film americano. Non succede
certo a Latina o peggio a Borgo Montello. Quando si analizzano
progetti speculativi che di interesse pubblico non hanno nulla, come
le centrali a turbogas, biomasse e biogas, i favorevoli (quasi sempre
interessati) dicono: non si può fare il processo alle intenzioni e
comunque poi ci sono gli enti di controllo... già quali? Quelli che
avrebbero dovuto impedire lo scempio di 40 anni di ogni tipo di
inquinamento nella discarica (falde, acque dell'Astura, aria,
terreno, fusti tossici, forse radioattivi, rifiuti speciali,
industriali), quelli che dovevano obbligare alla bonifica? Quelli che
dovevano verificare quelle centrali che non hanno nemmeno il
certificato di prevenzione incendi? Quelle che non hanno i controlli
in ordine e che ricevono diffide su diffide? Quelli che chiedono le
autorizzazioni per opere e impianti già effettuate? Tornando alla
discarica e agli odori pestilenziali cosa devono fare i cittadini per
fermare questa violenza? Legarsi al palo o ai cancelli? Impedire
l'accesso dei camion che conferiscono il fuorilegge “tal quale”?
Chiedere che la sera al termine della giornata di lavoro vengano
coperti i cumuli fuorilegge di rifiuti del tal quale che rimangono
all'aria aperta pestilenziale? E contro la vista terrificante di
migliaia di gabbiano come difendersi? Che ci sia un danno evidente
alle proprietà lo riconoscono l'ArpaLazio certificando dal 2005 il
diffuso inquinamento. Lo ribadisce il Tribunale di Latina che ammette
nella costituzione a giudizio 11 cittadini danneggiati
dall'inquinamento e dalla mancata bonifica, ammessa da tutte le parti
in causa. Lo riconosce e lo certifica il comune di Latina che con una
meritoria delibera del consiglio comunale del 28 dicembre 2012
all'unanimità ha dichiarato l'impegno da un lato a impedire
l'ampliamento della discarica, dall'altra di risarcire i cittadini
danneggiati. Intanto però i cittadini sono costretti a convivere con
la puzza esasperante nel silenzio, tanto per cambiare, dei
controllori. Spariti tutti i “comitati dei cittadini”, evaporati
come neve al sole, con la stessa velocità che si erano costituiti.
Spenti i riflettori scappati tutti. Tornando alle puzze nauseabonde
della discarica con l'arrivo del caldo saranno più forti così come
peggiore sarà la servitù dei residenti che non potranno certo
aprire le finestre per il refrigerio dal caldo per non morire
asfissiati.
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