mercoledì 10 aprile 2013

Pontinia differenziata inesistente, aumento Tares Battisti - calo generale dei consumi

Pontinia ormai nemmeno l'assessore all'ambiente dopo aver dato per anni i numeri sulle percentuali della differenziata indegni di un comune e di un paese civile non ci prova nemmeno più ad affermare che la legge sarà rispettata. Avendo sbagliato tutte le previsioni in materia disatteso comunicati e impegni i cittadini sono fortemente preoccupati dalle sue rassicurazioni mai avveratesi. Infatti crollano i consumi, chiudono molte serrande, la crisi che nessuno vuole ammettere fa saltare sogni di gloria e programmi elettorali irrealizzabili. PONTINIA Ta r e s , Battisti rassicura I cittadini di Pontinia attualmente pagano la TARSU che copre circa il 97% del costo del servizio. Lo ha dichiarato ieri l'assessore all'Ambiente Valterino Battisti allo scopo anche di ridimensionare alcune previsioni apparse sulla stampa secondo cui la Tares, la nuova tassa che sostituisce la Tarsu e si occupa dell'igiene urbana, compresa la mobilità e il verde pubblico, potrebbe aumentare anche fino al 140%. Si tratta di previsioni ipotetiche che si potrebbero verificare in alcuni Comuni che non hanno mai applicato la Tarsu e questo non è il caso di Pontinia che da tempo ha adottato la raccolta differenziata e il sistema porta a porta. Anche per la rata di dicembre, assicura Battisti, la Tares sarà aumentata di 30 centesimi al metro quadrato destinati alle casse dello Stato, da pagare in contemporanea con il saldo IMU e le altre scadenze fiscali. Purtroppo per le famiglie che stentano ad arrivare alla fine del mese, sarà un bel salasso che si mangerà buona parte della tredicesima. A.S. http://www.latina-oggi.it/read.php?hash=5d893cb964874f0407233b19cd6baefePontinia, l’analisi e i numeri forniti dalla Cisl Nuovo calo dei consumi CONSUMI ancora in calo. Generi alimentari e abbigliamento, settori più colpiti Secondo la Cisl la diminuzione, rispetto al 2012, è del 36%, il dato più negativo è quello relativo ai beni e servizi la cui domanda registra una riduzione del 7,6%. Contrazioni significative hanno interessato anche gli alimentari (- 4,7%), l'abbigliamento, le calzature e i servizi per la casa.. Secondo il segretario Cisl Carlo Cinelli, questi dati sono la riprova di una situazione e c on o m ic a s ta gn an te . Anche i pensionati che hanno qualcosa da parte, in una situazione del genere, non investono e non comprano. E questo comporta un ulteriore calo della produzione e, di conseguenza, dell'occupazione. Per i consumi alimentari, si tratta di un calo ininterrotto dal 2007 e le ragioni vanno ricercate nel crollo della capacità di spesa delle famiglie di lavoratori e pensionati che da circa un ventennio vedono i loro redditi sostanzialmente fermi a fronte di una riduzione del potere d'acquisto degli stessi che supera il 30%, dovuto in gran parte all'adozione dell'euro del 2002 che portò in pratica al raddoppio dei prezzi dei prodotti di più largo consumo. Così oggi, conclude Cinelli, il 12,3% delle famiglie non riesce a fare un pasto adeguato per tre giorni alla settimana e sulla tavola dell'ex ceto medio, pesce, carne, frutta e verdura, si vedono sempre più raramente. Sul fronte dell'abbigliamento, la situazione appare anche peggiore, gli acquisti sono diminuiti del 10% e per il 2013. non vedono segnali di ripresa. A.S.

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